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RSA, RSU e diritti sindacali nel settore pubblico


LE RSA, le RSU E I DIRITTI SINDACALI NEL SETTORE PUBBLICO

Il riconoscimento dei diritti sindacali nel settore pubblico
Il 1970 è considerato l'anno zero delle relazioni sindacali.
L'estensione dei diritti sindacali previsti nel settore privato a quello pubblico sia completata nel 1993 quando si prevedeva che la libertà è l'attività sindacale nel settore pubblico sono tutelate nelle forme previste dalla legge 300/ 1970.

Il D.Lgs. 165/ 2001 Prevede il diritto dei lavoratori di costituire RSA rappresentanza sindacale aziendale ed inoltre un organismo di rappresentanza unitaria del personale chiamato RSU rappresentanza sindacale unitaria.

Le RSA sono alternative alle RSU. Cioè ogni sindacato può costituire la propria RSA Ma se la sigla sindacale aderisce all'accordo quadro le RSU subentrano alle RSA nella titolarità dei diritti sindacal

La RSU è originale perché non è solo rappresentanza sindacale né solo elettiva ma pur eletta fra tutti i lavoratori le liste sono presentate solamente da associazioni sindacali.

Possono godere dei diritti sindacali solo i sindacati con rappresentanza del 5% come media tra dato associativo (numero di iscritti sul totale dei sindacalizzati) e percentuale di voti ottenuti nelle elezioni della RSU.

Se il sindacato non aderisce all'accordo quadro ed ha un numero di iscritti pari al 10% dei sindacalizzati può costituire la sua RSA (ma poi bisogna vedere la rappresentatività ai fini contrattuali).

L'elezione della RSU

Avviene ogni tre anni.
L'elettorato attivo e passivo spetta a tutti i dipendenti compresi quelli in comando fuori ruolo e a tempo determinato. Voto segreto a suffragio universale con il metodo proporzionale.

Non è meno di tre componenti fino a 200 dipendenti.

Con il criterio proporzionale si assegnano i seggi ad ogni sigla, gli eletti sono quelli con maggior preferenza nella lista.

Le ultime elezioni che dovevano tenersi a fine del 2009 sono state rinviate per adeguare i meccanismi di rilevazione della rappresentatività.

Tratto da DIRITTO DEL LAVORO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E NELLE AZIENDE SANITARIE di Barbara Pavoni
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