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Presunzioni e finzione

PRESUNZIONI E FINZIONE


Presunzione semplice = conseguenze che il giudice trae da un fatto noto per risalire ad un fatto ignoto
Indizi → fatto da provare (es. segni di frenata → velocità)
La presunzione semplice è un modo di valutare i risultati delle prove e quindi è un modo in cui si forma il convincimento del giudice.
In alcuni casi è anche un mezzo di prova perché la certezza del fatto da provare si potrebbe ricavare solo dagli indizi.
Le parti possono suggerire dei ragionamenti per aiutare il giudice a trarre le conclusioni.
Il giudice deve agire con prudenza → può ammettere solo presunzioni gravi, precise e concordanti (se due fatti sono discordanti significa che le presunzioni sono errate)
La presunzione è ammessa solo se è ammessa la prova testimoniale

Presunzione legale = conseguenze che la legge trae da un fatto noto per risalire ad un fatto ignoto
- Assoluta → non ammette la prova contraria (es. figlio nato tra il 180° giorno dopo il matrimonio e il 300° giorno dopo lo scioglimento/annullamento/separazione si considera concepito durante il matrimonio e non è possibile dimostrare il contrario)
- Relativa → ammette la prova contraria (es. figlio concepito durante il matrimonio si considera figlio del marito ma il marito può dimostrare il contrario)

Finzione = cosciente deformazione della realtà per far corrispondere conseguenze giuridiche
Si fa finta che un fatto sia accaduto/non accaduto per applicare/non applicare determinate norme, anche se ci sono prove che dimostrano il contrario (es. la condizione si considera avverata se non si è avverata per cause imputabili alla parte che aveva interesse affinché non si avverasse)

Tratto da DIRITTO PRIVATO di Fabio Merenda
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