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Modalità di attribuzione ai centri delle più significative voci di costo


Manodopera diretta

Per ciascun centro occorre determinare
1. Ore prestate nel periodo al centro: tramite ad esempio annotazione h di ingresso e h di uscita o rilevazioni più semplici se non c'è mobilità interna

2. Costo orario: retribuzione base + integrazioni (=tredicesima, TFR ...) + oneri sociali + indennità (divisa da lavoro ...)
a. Costo medio aziendale ( il meno usato perché molto impreciso)
b. Costo medio di categoria contrattuale (di solito si sceglie questo)
c. Costo individuale (il più esatto ma il più oneroso)

Stabilito 1 (con eventuale raggruppamento) e 2, rimangono da fare semplici calcoli.

Manodopera indiretta
Vedi manodopera diretta a parte i diversi centri interessati che qui sono ausiliari o comuni.

Impiegati e dirigenti

Considerazioni analoghe alle precedenti, con corretta individuazione dei centri interessati

Materiali di consumo

• Possono interessare qualsiasi categoria di centri
• Alcuni materiali sono destinati a un unico centro, altri a più centri. Sia che siano mandati ad un unico centro sia a più centri si usano sempre i buoni di prelievo → consumi
Costo da imputare = consumo × prezzo unitario

Alcuni materiali sono destinati ad un unico centro (viveri → centro mensa) altri a più centri ma si capisce bene la quantità che andrà in ciascun centro grazie ai buoni di prelievo (olio lubrificante → centro A, olio lubrificante → centro B)

Ammortamento

(Comunanza nel tempo e talvolta anche nello spazio)
La quota d'ammortamento annuo in CO. AN. da ripartire (ad esempio) per 12 mesi [questa è la comunanza nel tempo].
La quota d'ammortamento di un fattore produttivo da dividere per 3 centri produttivi ad esempio l'energia elettrica [questa è comunanza nello spazio].

Problemi, cioè stabilire:

1. Valore da ammortizzare
a. Costo storico del cespite, valore che si può diminuire del valore del presunto realizzo di un impianto. Se il costo storico è lontano nel tempo e nel frattempo → inflazione + migliorie tecnologiche → il costo storico non va più bene e si dovrebbe usare il costo di sostituzione
b. Costo di sostituzione (per fissazione prezzi di vendita); con quote di costo di sostituzione > quota d'ammortamento rispetto al costo storico > costo del prodotto → > prezzo → > ricavi → le entrate ci faciliteranno quando dovremmo ricomprare l'impianto; N.B: tutto questo se abbiamo più discrezionalità nel fissare i prezzi.

2. Periodo di ammortamento

a. Vita utile: periodo di tempo entro il quale il bene può essere economicamente utilizzato (vita fisica → periodo entro il quale il bene può essere usato → non si usa come criterio); che vuol dire economicamente? Ad esempio: la vita utile di un impianto è 8 anni perché penso che tra 8 anni ci sarà un impianto capace di consumare meno energia e che mi renderà il mio impianto non economicamente vantaggioso.

3. Criterio di ammortamento
a. Quote costanti: può andar bene per i fabbricati ma non per gli impianti → è difficile che un impianto lavori ogni mese le stesse ore, quindi per il principio funzionale si usa il metodo delle quote variabili
b. Quote variabili: > quando l'impianto lavora di più, < quando l'impianto lavora di meno

4. Base di imputazione
Alcuni cespiti hanno comunanza nello spazio quindi si deve usare una base di imputazione
[prima si risolve la comunanza nel tempo poi nello spazio]

Esercizi
1. Calcolo della quota d'ammortamento di un macchinario, sapendo che:
• Valore da ammortizzare: 120.000
• Vita utile: 10 anni
• Criterio di ammortamento: quote costanti



2. Calcolo della quota d'ammortamento di un macchinario, sapendo che:
• Ammortamento annuo fissato in 36.000 €
• Produzione annua prevista: 24.000 pezzi
• Produzione del mese di gennaio: 2.100 pezzi


3. Calcolo della quota d'ammortamento mensile da imputare al centro α e β situati nello stesso fabbricato, sapendo che:
• Valore da ammortizzare del fabbricato: 360.000 €
• Vita utile del fabbricato: 30 anni
• Ammortamento a quote costanti
• Area occupata dal centro α (300 m2) e dal centro β (700 m2)


Energia elettrica per forza motrice

• Possibile determinazione stimata del costo ( chilowatt ore desunti da contatori × prezzo unitario medio + canone fisso o pro-quota)
◦ Stimata perché magari noi si calcola ogni mese e la bolletta arriva ogni bimestre
◦ Prezzo unitario (→ perché riferito al contatore) medio (→ perché ci sono più fasce, io guardo le vecchie bollette e faccio una media); questa è la parte variabile di questo costo semi-variabile
◦ Canone fisso → se la bolletta arriva ogni mese tutto il canone; se invece è bimestrale metà del canone fisso; questa è la parte fissa

• Costo imputato
◦ A uno specifico centro (esempio, “centrale elettrica”)poi ripartito ai singoli centri
◦ Ai singoli centri utenti (in via oggettiva o soggettiva) quando si ha un contatore per ogni macchina o per ogni reparto

Fatta la localizzazione, in ogni centro figurano:
• Più importi
• Taluni importi presunti
[vedi schema pg 108]

Tratto da ECONOMIA AZIENDALE di Daniel Tiberi
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