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Indici di rilevazione. Legislazione e Confederazioni


INDICI DI RILEVAZIONE DELLA MAGGIORE RAPPRESENTATIVITA’:  LA LEGISLAZIONE

Nella composizione del CNEL: sindacati a livello nazionale, requisiti di ampiezza e diffusione delle strutture, consistenza numerica, partecipazione effettiva a formazione o stipula di CCNL
Nella ripartizione dei patrimoni residui delle corporazioni nei sindacati moderni, il 93% andava a associazioni nominate dalla legge stessa: CGIL, CISL, UIL, CISNAL, CIDA.
Il restante 7% ai maggiormente rappresentativi in base a: consistenza numerica, ampiezza e diffusione delle strutture, partecipazione alla formazione o stipula di CCNL, effettiva partecipazione alla trattazione di controversie individuali, plurime e collettive. Accertamento del Min.

INDICI DI RILEVAZIONE: ORIENTAMENTO IN TEMA DI CONFEDERAZIONI

Secondo la Cassazione:
consistenza numerica
equilibrata consistenza associativa in tutto l’arco delle categorie
significativa presenza territoriale nazionale
partecipazione a trattative sindacali e stipulazione contratti collettivi (non mera adesione a contratti stipulati da altri)
Per categorie si intendeva inizialmente le categorie merceologiche.
Poi la Corte Cost. si espresse nel senso che le categorie siano quelle dell’art. 2095 del Cod. Civ. (Categorie dei prestatori di lavoro: dirigenti, quadri, impiegati e operai).

L’avverbio maggiormente non deve essere inteso come comparativo ma come grandemente, ampiamente.

Si ritiene che le confederazioni destinatarie dei patrimoni corporativi siano già in tale modo riconosciute.

Tratto da INTRODUZIONE AL DIRITTO SINDACALE di Barbara Pavoni
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