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Principi di valutazione e rappresentazione in bilancio: valore di mercato

Se i titoli e le partecipazioni sono quotati : per valore di mercato sin intende il valore stabilito dalla borsa, che si ottiene con la media delle quotazioni dell’ultimo mese dell’esercizio.
Se invece i titoli e le partecipazioni non sono quotati : il PC n.20 dice che bisogna cercare se esistono titoli quotati similari per durata, emittente e cedola, e, se esistono, fare la media delle quotazioni dell’ultimo mese dell’esercizio di questi titoli. In mancanza in borsa di titoli similari, si prende il valore nominale rettificato per tenere conto del rendimento espresso dal mercato con riferimento a titoli di pari durata e di pari affidabilità di emittente.
Il confronto tra costo di acquisto e valore di mercato, seguendo la regola generale, deve essere valutato per categorie omogenee di titoli (stesso emittente e stesse caratteristiche), per evitare il fenomeno del compenso di partite.
Se il bene deve essere svalutato (in quanto valore mercato < costo), il valore di mercato non può essere mantenuto nei successivi bilanci se ritorna superiore al costo. La rivalutazione di ripristino non può superare il costo originario.
Esercizio di svalutazione: per chiarezza si suggerisce una svalutazione indiretta mediante costituzione di apposito Fondo svalutazione.
La svalutazione si iscrive in CE alla voce D19a (se partecipazione) o D19c (se titolo)
Esercizio di ripristino di valore: si storna il fondo svalutazione
La rivalutazione si iscrive in CE alla voce D18a (se partecipazione) o D18c (se titolo).

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