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Metodi alternativi di ripartizione dei profitti

I metodi tradizionali si sono rivelati in realtà insufficienti.
Quindi sono stati introdotti dei METODI ALTERNATIVI, prevalentemente di natura reddituale
- PROFIT SPLIT – RIPARTIZIONE DEI PROFITTI MEDI : si va a prendere il profitto realizzato dal gruppo e viene ripartito. Il plus copre le spese generali e amministrative, quindi questo margine può anche essere negativo se queste spese sono alte. È un margine lordo.
- TRANSACTIONAL NET METHOD : distribuisce margine netto, dopo le imposte, vi è una ripartizione dal margine netto all’interno del gruppo. Questo garantisce un margine netto a tutte le società del gruppo, ed è sempre positivo, se esiste, in quanto trascende dalle spese generali e amministrative.
Con il cost plus viene remunerato il margine lordo, viceversa con il transactional net method si lavora a livello di margine netto = ricavi – spese industriali e spese operative. Vengono lasciate fuori le spese amministrative e generali.
La normativa è importante perché consente di allocare profitti o margini al’interno del gruppo, lasciando al contribuente. Il contribuente cerca di allocare margine o utile nelle giurisdizioni dove la tassazione è minore. Questo è possibile, perché quello che è un costo per una società del gruppo, è ricavo per un’altra società del gruppo.
La normativa sui prezzi di trasferimento fa riferimento a variabili economiche e non a variabili fiscali, perché parte dal concetto che devono essere remunerati i fattori produttivi in modo appropriato (attraverso l’analisi funzionale), a prescindere di dove sono localizzati i siti di produzione e l’aliquota fiscale presente nelle varie giurisdizioni.

Tratto da PIANIFICAZIONE FISCALE D’IMPRESA di Valentina Minerva
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