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L’IVA


Un’altra imposta che si presta bene alla compartecipazione e infatti è stata quella che è stata scelta per il finanziamento dei comuni in Italia con il decreto di febbraio è l’IVA. In effetti l’IVA si presta un po’ meglio perché in genere anche quando si fa una scelta di imposte in compartecipazione sulla base del gettito territorialmente riscosso, si cerca di attribuire la compartecipazione su basi imponibili che non sono eccessivamente differenziate a livello territoriale e noi sappiamo che la distribuzione del PIL rispetto a quella del reddito disponibile in Italia è abbastanza differenziata perché la distribuzione del reddito disponibile e soprattutto la distribuzione del consumo procapite tra regioni sono molto più omogenei di quelli della distribuzione del valore aggiunto perché esistono appunto le operazioni di redistribuzione operate dallo Stato e se scegliamo l’IVA che è distribuita in maniera più omogenea abbiamo come effetto cha anche le compartecipazioni sono distribuite in maniera più omogenea ed è per questo che si sceglie come base imponibile da compartecipare una base il meno possibile differenziate nella loro distribuzione territoriale.

Tratto da SCIENZE DELLE FINANZE di Andrea Balla
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