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Desideri dell'uomo cristiano



Comunque Dio non è un essere fisico, astronomico, ma una parola religiosa, un essere religioso, che vuole uomini che lo invochino ed adorino. Dio è un oggetto la cui esistenza ed essenza sono date solo con l'esistenza ed essenza della religione, e che dunque non esiste al di fuori della religione (un essere che non esaudisce preghiere è Dio solo non nome e non nella sostanza). Fare di Dio un ente della fisica è come fare del suono un oggetto dell'occhio. Ma cosa fa di un oggetto un oggetto religioso? la fantasia e l'immaginazione umana, il cuore umano. un cosa è oggetto della religione solo in quanto è oggetto della fantasia. Una cosa è oggetto della religione solo perchè la realtà mostra il contrario, come nel caso dell'immortalità. Credere è immaginarsi un cosa diversa.
Quali sono i desideri degli uomini, tali i loro dei. i greci avevano dei limitati = desideri limitati. I greci non volevan essere beati, solo felici. l'essere divino non era per loro il modello possibile di quello reale. I loro desideri rimasero sempre sul piano della natura umana. Gli dei del filosofo greco sono pensatori indisturbati, come per il greco la beatitudine è la suprema attività. I cristiani, invece, han desideri illimitati, trascendenti, voglion essere più felici degli dei dell'olimpo..Oggetto della loro fede non è più un Dio limitato ma il Dio tout court, il Dio senza nome, un piacere che dunque abbracci tutti i piaceri. Beatitudine e divinità si identificano. La divinità come oggetto del cuore, della volontà, del desiderio, è la beatitudine. Ovvero fin dove arriva l'aspirazione alla beatitudine arriva la rappresentazione della divinità.

Tratto da LA RELIGIONE CRISTIANA di Dario Gemini
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