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Monoteismo e critica al razionalismo



Critica al razionalista. Se il Dio-uomo è per te una creazione della fantasia umana, allora devi riconoscere anche nel creatore della natura una creatura dell' immaginazione umana. Devi esser in grado di rinunciare non solo al primo antropomorfismo, ma anche al secondo.  
La visione dell'essere umano come oggettivo, distinto dall' uomo, praticamente l'oggettivazione dell'essere umano, presuppone l'umanizzazione dell'essere oggettivo, o la visione della natura come di un essere umano. Il creatore della natura è dunque qui l'essenza della natura separata dalla natura reale oggetto dei sensi e trasformata in un essere simile all'uomo. Volontà e intelletto appaion all'uomo come cause della natura, perchè gli effetti involontari della natura gli appaion come scopi. Tutto appare opera dell'intelletto perchè è oggetto del suo intelletto. Egli usa la matematica per conoscere la natura? allora la matematica è stata impiegata anche per produrre la natura.  Così la cosa pensata è la cosa reale, il principio del conoscere è anche il principio dell'essere. L'uomo inverte l'ordine naturale delle cose, mette il mondo sulla testa: così come nella sua testa la ragione di una cosa precede la cosa stessa. Ecco perchè per l'uomo l'essere del pensiero è anche l'essere primo in senso fisico.
Il segreto della teleologia è la contraddizione tra la necessità della natura e l'arbitrio dell'uomo, tra la natura come è e come ce la si rappresenta. La natura appare finalistica se notiamo con quanta saggezza la terra sia stata collocata nel posto ove è. Se gli uccelli volano meccanicamente, dev'esserci stato qualcuno che ha pensato a ciò?? ma secondo l'autore è solo qualcosa di innato, non arte. l'arte è solo dove esiste anche il suo contrario, ma l'uccello non può fare diversamente, l'attività di volare si identifica con la sua essenza. Tu siccome concludi che l'animale non pensa fai pensare in sua vece un altro essere. Ma gli animali fan certe cose senza intelligenza. I fenomeni della natura sono razionali per noi, ma la loro causa non è la ragione, come la causa della luce non è la luce.
Perchè la natura produce mostri ed esseri anormali? perchè il risultato di una formazione non è presente in essa in anticipo come scopo. La natura non sa contare, è cieca. Le sue formazioni non sono intenzionali, ma ma neppure casuali. La natura in verità opera e forma dovunque in e con connessione, una connessione che per l'uomo è ragione, ma che in realtà è solo necessità. Una necessità non umana, non logica o metafisica, ma sensibile, irregolare. Ad essa non vanno applicati criteri umani.

Tratto da LA RELIGIONE CRISTIANA di Dario Gemini
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