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Caratteristiche del provvedimento amministrativo espresso

Caratteristiche del provvedimento amministrativo espresso


La legge generale ha introdotto un fattore innovativo, in quanto, dall’obbligo di procedere si è passati all’obbligo di provvedere, con la conseguente illegittimità di eventuali comportamenti silenziosi.
Quindi: l’atto esplicito e l’obbligatoria conclusione del procedimento: garantiscono la trasparenza dell’azione amm. e assicura il cittadino contro eventuali condotte elusive.

I principi di economicità e ragionevolezza dell’azione amm. suggeriscono di individuare i limiti impliciti del provvedere, che dovrebbe essere circoscritto ai soli casi in cui può individuarsi un atto formale di iniziativa e dunque un rapporto obbligatorio tra amm. e soggetto interessato.
Più precisamente:
_ il provv. amm. costituirà l’esito fisiologico (salvo i casi di accordo sostitutivo) del procedimento aperto su istanza di parte, perché in tal caso sussiste sempre un rapporto formalizzato  e dunque un affidamento da tutelare.
_ nel caso di iniziativa d’ufficio sarà la comunicazione di avvio a sublimare l’obbligo di procedere nell’obbligo di provvedere.

Ne consegue:
_ in caso di procedimenti riservati, segreti o iniziati obbligatoriamente d’ufficio, al verificarsi dei presupposti previsti dalla norma: non sempre all’obbligo di procedere corrisponde il relativo obbligo di provvedere;
_ (al contrario) l’archiviazione della pratica risulterà pienamente giustificata ogni volta che l’amm. ravvisa il venir meno della situazione legittimante il procedimento: in questi casi il NON ATTO  evita l’emanazione di un provvedimento inutile e appare perciò la soluzione più opportuna e coerente con il principio di economicità che deve informare l’azione amm.

Obbligo di provvedere


Non comporta necessariamente la soddisfazione della pretesa formulata nei confronti della p.a.
Distinzione: OBBLIGO DI PROVVEDERE:
_ Formale: obbligo di pronunciarsi sull’istanza.
_ Sostanziale: obbligo di esprimersi sulla fondatezza della domanda.
La giurisprudenza e la dottrina prevalenti ritengono che la legge su procedimento abbia accolto il significato formale e perciò l’amm. risulta obbligata ad emanare, entro il termine prefissato, un provvedimento espresso di qualsivoglia contenuto; mentre le questioni relative alla fondatezza della pretesa dovranno essere risolte, caso per caso, alla luce delle leggi che disciplinano i singoli procedimenti.

Tratto da DIRITTO AMMINISTRATIVO di Beatrice Cruccolini
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