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I soci di minoranza della capogruppo


Tramite l’allocazione delle attività operative in società controllate, i soci della capogruppo si vedono privati della possibilità di partecipare all’attuazione di scelte strategiche che altrimenti avrebbero concorso a determinare e la cui adozione magari avrebbe consentito loro di recedere.
In ogni caso, poi, quel che accade nelle società controllate si ripercuote economicamente sulla capogruppo e può comportare l’alterazione del rischio dell’investimento o delle condizioni economiche e patrimoniali della capogruppo.
Con riguardo al corretto esercizio dell’attività di direzione e coordinamento la tutela del socio della capogruppo è affidata alle regole sulla responsabilità degli amministratori: questi rispondono verso la società dei danni che la capogruppo abbia subito per effetto di un negligente esercizio di tale attività sia nel caso in cui ciò si sia tradotto in un unilaterale depauperamento della controllante, sia nel caso in cui la controllante sia stata esposta a responsabilità risarcitoria nei confronti dei soci o dei creditori della società sottoposta a direzione unitaria.

Tratto da DIRITTO COMMERCIALE di Stefano Civitelli
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