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La privatizzazione e la sdemanializzazione dell’organizzazione delle pubbliche amministrazioni


La tendenza verso la privatizzazione dell’organizzazione delle pubbliche amministrazioni ha portato la legislazione ad indirizzarsi verso un regime di proprietà di beni, in precedenza appartenenti a soggetti pubblici, che permangono nella loro destinazione originaria, cioè quella di soddisfare l’interesse pubblico, pur appartenendo a soggetti privati.
E’ avvenuto un trasferimento di beni pubblici, anche demaniali alla Patrimonio dello Stato s.p.a., società che è soggetto di diritto privato.
E’ vero che, in questo caso, siamo di fronte ad una società in mano pubblica in quanto maggior azionista è un Ministero, la cui facoltà di vendere il pacchetto azionario è vincolata al mantenimento di controllo della s.p.a. da parte dei poteri pubblici.
Ci sono poi casi in cui enti pubblici divengono privati, in questi casi, i beni pubblici rimangono in loro dotazione, ma alcune disposizioni mirano ad evitare che tali beni vengano sottratti alla loro utilizzazione pubblica.
Altre volte avviene che certi beni immobili di interesse culturale siano sdemanializzati e ceduti a privati, sempre che ciò non ne pregiudichi il pubblico godimento.
Resta salvo il diritto dello Stato di effettuare controlli ed eventualmente intervenire per garantire la pubblica fruizione del bene.

Tratto da DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE di Stefano Civitelli
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