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Le circostanze intorno ad una fattispecie incriminatrice


Le circostanze sono elementi accessori o accidentali che si pongono intorno ad una fattispecie incriminatrice, sia perfetta che di tentativo che di concorso, modificandone la gravità e quindi il quantum della pena.
La variazione di pena che possono comportare può essere:
- proporzionale, quando la modifica avviene sulla base della pena inflitta senza circostanza, cioè pena aumentata di un terzo;
- indipendente, quando si passa da una cornice edittale di pena ad un’altra in virtù della circostanza, come da “da 1 a 6 anni” si passa a “da 2 a 8 anni”;
Queste circostanze proprie, sono sempre extra-edittali cioè escono dalla normale cornice edittale di pena prevista per il reato.
Occorre distinguere quando la nuova fattispecie specializzante di una fattispecie base sia autonoma o circostanziata.
La difficoltà di questa distinzione risiede da un lato nel fatto che sia fattispecie specializzante autonoma che circostanziata sono una riproduzione di una fattispecie base con la previsione di qualche elemento in più, dall’altro sua l’una che l’altra hanno una cornice edittale autonoma rispetto alla fattispecie base.
I metodi di distinzione sono due:
- criterio sostanziale, se cambia il bene giuridico tutelato allora la fattispecie specializzante è autonoma rispetto a quella di base, altrimenti è fattispecie circostanziata.
Ma questo criterio viene spesso smentito da specifiche previsioni legislative;
- criterio formale, sono fattispecie circostanziate quelle previste come tali dal legislatore in virtù di una interpretazione letterale, mentre sono autonome le fattispecie che descrivono di nuovo la situazione della fattispecie base aggiungendovi elementi nuovi.
Non sempre con i due criteri si giunge a risultati univoci, e in questi casi ci si basa su una pluralità di indicazioni indizianti.
Tutta questa disciplina è relativa alle c.d. circostanza proprie, le quali si contrappongono alle c.d. circostanze improprie.
Queste ultime consistono in tutta quella serie di elementi accessori di cui il giudice può avvalersi per la comminazione concreta della pena, restando, però, all’interno dei limiti previsti dalla cornice edittale del reato base.
Non sono oggetto di una specifica previsione legislativa, come avviene invece per le circostanze proprie, essendo rimesse completamente alla discrezionalità del giudice.
La loro atipicità e infra-edittorialità fanno sì che non diano luogo ad una nuova fattispecie, ma sono solo lo strumento con cui il giudice ricava la pena effettiva per ogni reato.

Tratto da DIRITTO PENALE: PRINCIPI E DISCIPLINA di Stefano Civitelli
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