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Il concetto di giurisprudenza

Il concetto di giurisprudenza

E’ fonte del diritto? In Italia non c’è il sistema del precedente vincolante, almeno formalmente, ma aiuta gli operatori del diritto.

La giurisprudenza di Common Law usa un procedimento induttivo: partono dal fatto, lo analizzano, e poi risalgono per trovare la regola; il giudice successivo dovrà applicare la stessa ratio decidendi. (Crea Diritto)

La giurisprudenza di Civil Law una un procedimento deduttivo: parte dal fatto, lo analizza, ma solo per ricondurlo all’interno della norma; nelle sentenze di Civil Law il fatto viene descritto ma non ha una grande rilevanza. (Applica Diritto)
Intorno al XI sec.: almeno inizialmente (durante l'interpretazione del Corpus Iuris Civilis giustinianeo) la giurisprudenza vuole mantenere i legami con la consuetudine e una tradizione giuridica, anche per preservare i propri interessi.
La scienza del diritto europeo si è quasi sempre dotata di un paradigma scientifico esterno ad essa e su tale registro ha adeguato i propri metodi e stili d'indagine.
Obiettivo: Giustizia Sostanziale e Ordine.
I glossatori non solo interpretavano i testi, ma li integravano. La legittimazione sapienziale è più distante dagli schemi dell'agire politico.

Ruolo della giurisprudenza in Francia: In Francia è fondamentale il formante legislativo. Nel 1804 la codificazione: Code Civil. C’era la credenza LEGGE = DIRITTO. Si aveva paura dell’interpretazione della dottrina e della giurisprudenza: interpretazione Esegetica (interpretazione letterale del testo. La differenza tra Ratio e Obiter non si vede tanto perché la sentenza è stringata.
La posizione dei giudici era nettamente più delicata ed era improponibile fare spazio ad un ruolo creativo dei giudici perché significava assegnare alla giurisprudenza una funzione di protagonista nella soluzione di conflitti sociali. La sentenza francese sembra un'applicazione esemplare dello schema del sillogismo: una premessa maggiore con l'indicazione della norma di legge applicabile, cui segue il fatto da sussumere alla norma ed infine la sintesi rappresentata dal dispositivo. Nel giro di un'unica frase non vi è alcuno spazio, né per analizzare il senso della norma, né per analizzare il fatto, né le ragioni addotte dalle parti. L'itinerario ermeneutico del giudice non è mai verbalizzato e il fatto storico non è mai raccontato rendendo impossibile per il lettore controllare se l'operazione di riconduzione del fatto storico alla fattispecie giudicanda è stata compiuta correttamente o meno. Alla Corte di Cassazione è assegnata la funzione di garantire l'uniforme interpretazione della legge.

Nel procedimento induttivo differenza tra: Ratio Decidendi (ragione che ha portato a prendere una determinata decisione) e Obiter Dictum (argomentazioni che ci mostrano perché il giudice ha deciso in un certo modo, ma non sono vincolanti per il giudice successivo).

Tratto da DIRITTO PRIVATO COMPARATO di Beatrice Cruccolini
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