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Il declino dei tribunali del contenzioso amministrativo


A sostegno del sistema del contenzioso amministrativo risultavano invocati particolarmente tre ordini di considerazioni:
a. la tutela dell’interesse pubblico: era considerato essenziale che l’attuazione dell’interesse pubblico non fosse ostacolata da un intervento del giudice; attraverso un sistema di contenzioso amministrativo sembrava che questa esigenza fosse meglio garantita;
b. l’esclusione delle garanzie di inamovibilità ed imparzialità previste per i giudici ordinari: la mancanza di queste garanzie era ritenuta da alcuni un fattore positivo, perché avrebbe consentito di far valere in modo più efficace la responsabilità dei giudici del contenzioso amministrativo;
c. la specialità del diritto dell’Amministrazione: le controversie demandate ai giudici del contenzioso amministrativo riguardavano istituti diversi da quelli del diritto comune.
Questi argomenti erano vivamente criticati dagli oppositori dei modelli di contenzioso amministrativo.
Essi sostenevano l’esigenza che anche le controversie fra l’Amministrazione e il cittadino fossero assegnate al giudice ordinario.
Solo un giudice estraneo all’Amministrazione e dotato di tutte le garanzie previste per i giudici ordinari avrebbe potuto assicurare l’imparzialità necessaria per una decisione.
Il giudice ordinario era il giudice della libertà dei cittadini; in ogni giurisdizione speciale sembrava annidarsi invece il privilegio per l’Amministrazione.

Tratto da GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA di Stefano Civitelli
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