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Classificazioni motivazionali: delinquenti per passionalità


I delinquenti per passionalità, rappresentati da quei soggetti che commettono il delitto in condizioni di grave coinvolgimento emotivo (passione), che si collega ad un duraturo rapporto esistente tra l’autore e la vittima e che comporta l’inattivazione delle normali controspinte inibitorie.
Lo stato passionale, che può derivare da molteplici cause (passione amorosa, gelosia, odio, esaltazione ideologica, ecc…), comporta una momentanea flessione dei poteri inibitori, che negli autori dei delitti passionali sono abitualmente efficienti ma che si attenuano fin anche a disattivarsi nell’eccezionale situazione di turbamento affettivo.
Si tratta, perciò, in genere, di “delitti d’impeto”, non premeditati, anche se si ammette che il delitto passionale può accordarsi con una attenta e largamente meditata preparazione;
- dei delinquenti per sessualità, che comprendono i soggetti che commettono reati sessuali, motivati direttamente dall’impulso genesico e dovuti a deficienza di controllo delle pulsioni libidiche;
- dei delinquenti per ludismo, in cui vengono ricondotti quei soggetti che commettono delitti apparentemente “senza scopo”, senza cioè alcun movente concreto e razionalmente comprensibile, ma per una motivazione puramente ludica, “per gioco”;
- dei delinquenti per ideologia, su cui si va accentuando l’attenzione anche in seguito alla allarmante espansione nazionale ed internazionale della delinquenza politica e terroristica, e che richiede, pertanto, una più specifica trattazione (prossimo paragrafo).

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