Novità in tema di arbitrato

Importanti sono le novità in tema di arbitrato.
Si prevede innanzitutto che gli atti costitutivi di società di persone e di capitali possono, “mediante clausole compromissorie, prevedere la devoluzione ad arbitri di alcune ovvero di tutte le controversie insorgenti tra i soci ovvero tra i soci e la società, che abbiano ad oggetto diritti disponibili relativi al contratto sociale”.
La clausola deve prevedere, a pena di nullità, il numero e le modalità della nomina degli arbitri, conferendo in ogni caso il potere di nomina di tutti gli arbitri a soggetto estraneo alla società.
Quanto al procedimento arbitrale, le innovazioni più importanti sono le seguenti: il deposito della domanda di arbitrato presso il registro delle imprese; l’esplicita previsione dell’ammissibilità dell’intervento di altri soci ai sensi degli artt. 105, 106 e 107 c.p.c.; il potere degli arbitri di conoscere in via incidentale anche di questioni che per legge non possono costituire oggetto di giudizio arbitrale; il potere (cautelare) degli arbitri “di disporre, con ordinanza non reclamabile, la sospensione dell’efficacia della delibera” la cui validità costituisce oggetto della domanda arbitrale; il riconoscimento dell’utilizzabilità della tutela cautelare anche alla presenza di arbitrato non rituale; l’affermazione che, quando l’oggetto del giudizio arbitrale sia costituito dalla validità delle delibere assembleari e quando per decidere si debbano conoscere questioni non compromettibili, la decisione debba essere sempre secondo diritto (e non secondo equità).
Infine, si prevede la possibilità di un arbitrato cosiddetto economico in caso di contrasti sulla gestione della società.
In tal caso può essere previsto “che la decisione sia reclamabile davanti ad un collegio, i cui membri debbono essere nominati da un soggetto estraneo alla società”; “in difetto di tale previsione la decisione non è in alcun modo reclamabile”.