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La biografia e l'esperienza di Ciampoli a Catania

Apprezzato slavista, giornalista e critico letterario, Ciampoli consegue la laurea in Lettere a Napoli.
Ai suoi studi rinvia Roccamarina (1890), secondo romanzo di un ciclo che include altri tre titoli (Diana, 1884; L'invisibile; 1896, Il barone di San Giorgio, 1897). Protagonista dell'opera è il poeta abruzzese Dino Gentileschi, proiezione autobiografica dell'autore. Immedesimandosi nel personaggio che ha plasmato, Ciampoli rivive esperienze ed emozioni del soggiorno a Napoli.

In In carcere. Ricordanze (1892), racconta della sua permanenza a Catania, dove soggiorna dal 1887 al 1891, incaricato dell'insegnamento di letterature slave nel 1887-88, ottenendo poi la libera docenza con una dissertazione sul tema La natura nelle opere di Giacomo Leopardi.

A Catania Ciampoli fonda e dirige La rassegna della letteratura italiana e straniera (1890-2); tra i suoi collaboratori Verga e Rapisardi. Accusato di aver ottenuto profitti illeciti dalla sua professione e in particolare dagli esami, trascorre nel 1891 ventinove giorni in carcere. Assolto, nel 1892 si dimette dall'insegnamento e inizia la carriera di bibliotecario, spostandosi fino alla morte (1929).

Tratto da INTRODUZIONE A DOMENICO CIAMPOLI di Domenico Valenza
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