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La creatività in ambito lavorativo


Trentini osserva come il lavoro occupi un posto centrale nella vita del creativo e come più della remunerazione sia un lavoro che si confà alle proprie capacità motivo di appagamento intrinseco. Studiosi hanno osservato, per quanto riguarda i soggetti creativi, maggior bisogno di successo e l’attrattiva per ciò che non è convenzionale; scelgono, compatibilmente con le condizioni del mercato del lavoro, professioni caratterizzate dal non conformismo, dall’originalità, dall’autonomia.

Sternberg afferma che è importante esercitare un lavoro confacente alle proprie abilità perché così si potrà arrivare all’apice della scala o ad alti livelli della carriera. I soggetti maggiormente creativi scelgono di solito attività meno convenzionali quali viaggiatore, inventore, scrittore, ecc.

Studi più recenti come quello di Caruso e Biondi hanno rilevato, più per le donne che per gli uomini creativi, una predilezione per i lavori indipendenti; le studentesse creative danno al lavoro un significato legato alla realizzazione della propria identità e aspirano a lavori soddisfacenti.

Sfavorevole al pensiero creativo è la scarsa autostima: gli individui con forte senso di inferiorità ed insicurezza tendono a diffidare di ciò che essi producono, anche delle proprie intuizioni, scegliendo così attività poco complesse, ripetitive e prendendo seriamente il loro lavoro, in contrapposizione ad un atteggiamento ludico e aperto che lascia spazio all’intuizione creativa. E’ da sottolineare come un buon potenziale creativo possa rendere meno ripetitivo persino un lavoro impiegatizio.

Oggi più che mai è assai difficile trovare un lavoro perfettamente consono alle diverse attitudini professionali; nel caso in cui una personalità creativa e dinamica venga a trovarsi in un ambiente di lavoro a lui poco confacente tenderà ad adattarsi ad esso. Passione e creatività diventano così assi nella manica per un pieno inserimento sociale e lavorativo e per fornire flessibilità ai giovani.

La creatività, in quanto capacità di lavorare e produrre, presuppone un certo grado d’indipendenza e di equilibrio psichico, un adeguato livello psicologico di sicurezza interiore e un’effettiva autonomia. Una soluzione auspicabile sarebbe quella di poter svolgere un’attività autonoma pienamente in accordo con le proprie attitudini ed aspirazioni.

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