Skip to content

Sistemi organizzativi dell'architettura dell'informazione



Schemi organizzativi li usano tv, libri, supermarket. Servono a facilitare l’accesso. C’è ad esempio lo schema organizzativo alfabetico di un elenco telefonico. È esatto. Poi ci sono gli schemi ambigui. Uno schema organizzativo esatto divide le informazioni in settori ben definiti e mutuamente esclusivi. Questi schemi richiedono che l’utente conosca il nome esatto della risorsa che sta cercando. Ce ne sono di 3 tipi usati di frequente: ALFABETICI (enciclopedie o dizionari – oppure altri schemi organizzativi le cui inform sono organizzate alfabeticamente) – CRONOLOGICI (archivio comunicati stampa) , GEOGRAFICI (facili – selezionare una località con il mouse). Gli schemi organizzativi ambigui suddividono l’informazione in categorie che mancano di esatta definizione. Sono difficili da progettare e mantenere. Il pomodoro va sotto frutta o bacca?. La gente trova questi sistemi utili a volte xchè nn sa dove cercare.fatti bene posson servire. Ecco i migliori sistemi di organizzazione ambigui:
x argomento o oggetto: come le pagine gialle.
Schemi orientati x compiti: processi, funzioni e attività (modifica e inserisci  in word), van bene in siti come e-commerce o integrati in siti come ebay (naviga,cerca, ecc..);
Schemi specifici x utenza: quando il sito prevede 2 o + utenze chiaramente definite; questo segmenta il sito in sottositi; inoltre lo schema può essere aperto o chiuso, ovvero l’utente accedere a sez di altri utenti o no;
Schemi x metafora (desktop, cestino, cartella): per essere ben usate devon essere familiari;
Ibridi: devon ben suggerire il modello mentale d utente; ci son siti come ebay che combinano con successo, altri no. Di solito gli ibridi superficiali funzionano, i profondi no.

Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.