Skip to content

Il manifesto sull'asincronismo del 1928


Un compromesso possibile fra norma e teoria.
Ejzenstein, Pudovkin e Alexandrov pubblicano, nel 1928, il Manifesto dell’asincronismo. Possiamo definire l’asincronismo come la non coincidenza fra l’immagine e il suono. Un esempio frequente: il parlato corrisponde al pensiero o monologo interiore di un personaggio che visivamente è muto. Senza accondiscendere pedissequamente alla novità del sonoro, ma senza rifiutare a priori le possibilità di esso, i tre pubblicano il manifesto all’esplicito scopo di salvare l’arte del montaggio, proprio usando la novità del sonoro, sentendo la necessità di un impiego contrappuntistico del suono rispetto all’immagine, allo scopo di evidenziare la differenza tra cinema e teatro, e di accrescere l’impatto emotivo sugli spettatori.
Il manifesto si pone a metà tra teoria e norma, ma in fondo esso è decisamente una norma. Se, infatti, apparentemente non possiamo definire il manifesto come una norma, poiché non prescrive una condotta da adottare, e non possiamo definirlo teoria, perché prende in analisi solo uno dei tanti aspetti del fonofilm, privo dunque di quella compiutezza che si richiede ad una teoria, è pur vero che questa sorta di teoria manca, per la sua capacità di cambiare radicalmente le regole della cinematografia, innovando la resa realistica dell’immagine, costringe, e quindi norma, ad adottare le nuove regole della cinematografia.
Intanto Rudolf Arnheim, sempre in merito al problema del montaggio e del realismo, stabilisce che il cinema non rappresenta la realtà. La sua dimostrazione si basa sui cosiddetti fattori differenzianti (mancanza del colore, margini dell’immagine, assenza di continuità cronospaziale, mancanza della profondità e della tridimensionalità) che tolgono al cinema ogni realismo, lasciando al montaggio la giustificazione artistica del film, proprio grazie alla parziale irrealtà dell’immagine cinematografica.

Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.