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La traduzione della Bibbia ad opera di Lutero

Una tappa fondamentale nella storia della traduzione moderna è la versione della Bibbia ad opera di Lutero (1522-1534). I principi filologici di Bruni si estendono ai testi sacri: lo testimonia anche la traduzione del Nuovo Testamento di Erasmo da Rotterdam (1516). Il rispetto del testo originale non impedisce a entrambi di essere innovativi. La traduzione di Lutero porta l'atto del tradurre al centro dell'esistenza culturale tedesca, riconoscendo un valore nuovo al volgare nazionale.

Lutero dà dei saggi del suo metodo: "Quando Cristo dice: Ex abundantia cordis os loquitur, se seguissi questi asini, tradurrei cosÏ: Dall'abbondanza del cuore parla la bocca. Questo è tedesco? Il popolano parla così: Esce dalla bocca ciò di cui il cuore è pieno. Questo è buon tedesco".

Oltre alla lettera di Lutero, il Rinascimento lascia un altro trattato: Modo di ben tradurre da una lingua a un'altra (1540) del francese Dolet. Cinque sono le regole: comprendere bene il significato dell'originale; conoscere lingua di partenza e di arrivo; non essere asserviti al significato letterale; evitare i latinismi e scrivere nel buon francese dell'uso; realizzare uno stile elegante e uniforme.

Tratto da LETTERATURA COMPARATA di Domenico Valenza
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