Skip to content

Biografia di Pier Paolo Pasolini

Pier Paolo Pasolini nasce a Bologna nel 1922. Nel 1942 esce la sua prima raccolta di versi in dialetto friulano, Poesie a Casarsa, notata dal critico Gianfranco Contini. Nello stesso anno si trasferisce a Casarsa con la madre e il fratello Guido, che muore durante la Resistenza.

Pier Paolo vive questa morte con un forte senso di colpa, non essendosi impegnato attivamente nella lotta antifascista. Nello stesso periodo si manifesta la sua omosessualità, e peggiorano i rapporti col padre, tornato dalla guerra in Africa in uno stato di forte depressione.

Dopo la laurea in Lettere a Bologna con una tesi su Pascoli, Pasolini si avvicina al Partito Comunista e si interessa sempre più alle questioni politiche e sociali. Nel 1950 si trasferisce con la madre a Roma, città che comincia a scoprire dalla borgate popolari: il giovane Franco Citti, poi al suo fianco nel cinema, lo aiuta a entrare in contatto con gli ambienti borgatari.

Nel 1955 esce il suo primo romanzo, Ragazzi di vita, e dà vita alla rivista Officina. Aumentano i suoi interventi politici, spesso su posizioni critiche verso il Partito Comunista, e a favore di un impegno di tipo nazionalpopolare, sulla scia delle idee di Gramsci: a lui dedica la raccolta di poemetti Le ceneri di Gramsci (1957). Del 1959 è il secondo romanzo Una vita violenta.

Negli anni Sessanta, Pasolini si dedica al cinema come regista e lavora ad Accattone (1961) che sviluppa i temi del sottoproletariato. Seguono altri film, e nuove raccolte di poesie: La religione del mio tempo (1961) e Poesia in forma di rosa (1964). Le rivolte del 1968 lo vedono impegnato con sorpresa: in difesa dei poliziotti, di origine proletaria, contro gli studenti, di origine borghese.

I suoi ultimi lavori suscitano feroci polemiche, come nel caso di Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975). Questa parabola viene tragicamente interrotta nella notte tra l'1 e il 2 novembre 1975, quando lo scrittore viene ucciso presso l'idroscalo di Ostia Lido. Pasolini lasciò incompiuti molti lavori, come l'importante e complesso romanzo Petrolio, usciti in varie pubblicazioni postume.

Nell'opera di Pasolini è possibile distinguere due fasi, di circa un quindicennio ciascuna. La prima è la più tradizionale: la priorità spetta all'attività letteraria. In una seconda fase, vi è una messa in discussione della letteratura stessa, incapace di rispondere ai nuovi bisogni della società di massa.

Tratto da LETTERATURA ITALIANA MODERNA E CONTEMPORANEA di Domenico Valenza
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.