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Sintesi di "La caduta", ode di Giuseppe Parini

La caduta


Il poeta rappresenta se stesso durante un’uscita in una giornata invernale: non più giovane e con il piede claudicante, scivola sui ciottoli del selciato. Un bimbo ride ma poi è commosso vedendo le sue ferite. Accorre un passante che, riconoscendolo, lo aiuta a rialzarsi; quindi rivolge sdegnosamente verso i milanesi e Milano una violenta requisitoria. La città è orgogliosa del suo poeta ma lo lascia vivere miseramente. Il passante esorta il Parini a comportarsi iniquamente come gli altri fanno nei suoi riguardi; per far ciò deve dimenticare l’orgoglio, l’onestà e finanche la vera poesia, ma solo così potrà ottenere ciò che gli spetta.Il poeta indignato non ne può più di ascoltare queste parole e sdegnato dice qual è il vero modo di comportarsi da cittadino onesto: facendosi “scudo ed usbergo” della propria coscienza. Abbandonato poi il braccio del suo soccorritore, va via.

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