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Quinlan contro Vargas



Un altro Piano-Sequenza molto lungo è quello che si svolge in casa di Sanchez con l’interrogatorio piuttosto brutale e alquanto scorretto da parte di Quinlan. La sequenza inizia presentandoci i vari personaggi coinvolti nella vicenda: da Sanchez, sospettato dell’omicidio che ha aperto il film, a Marcia, figlia dell’imprenditore ucciso, amante di Sanchez e a sua volta sospettata dell’omicidio del padre. La dimensione di bassezza morale viene sottolineata dall’intervento dell’avvocato di Marcia che ribadisce più volte di essere lì presente per difendere esclusivamente gli interessi della propria cliente, mostrando invece una certa qual insofferenza verso Sanchez che non ha nessuno a difenderlo e che troverà solo in Vargas, suo connazionale, un parziale alleato.
Lo schiaffo che Quinlan rilascia a Sanchez, colpisce fisicamente il sospetto omicida ma metaforicamente Vargas: il tutto è sublimato da una successiva ennesima battuta razzista di Quinlan. Il poliziotto ha un forte sospetto su Sanchez ed è convinto della sua colpevolezza, ma gli mancano le prove per confermare la sua tesi: non esiterà a fabbricarsele, ma Vargas sospetterà la manipolazione da parte di Quinlan, il che porta ad un ulteriore feroce scontro tra i due.
L’ostilità latente, diventata nel corso della storia sempre più manifesta tra Quinlan e Vargas porta il poliziotto americano a diventare, seppure indirettamente, socio con il boss locale Joe Grandi: sia Quinlan che Grandi hanno un nemico comune in Vargas e sono disposti a collaborare reciprocamente per eliminare questo ostacolo, sebbene Quinlan sia un rappresentante della legge e Grandi un malvivente, quindi due entità, teoricamente, in conflitto tra loro.

Tratto da "QUARTO POTERE" E IL CINEMA DI WELLES di Marco Vincenzo Valerio
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