Skip to content

Il PCI in Emilia – Romagna - 1956 -

Il PCI in Emilia – Romagna - 1956 -


Il momento culminante del 1956 fu però in dicembre, con l'VIII Congresso del PCI. Molti furono i comunisti che dissentirono sonoramente contro il collaborazionismo del partito, primo fra tutti Antonio Giolitti, nipote del famoso presidente del Consiglio, che fece tre richieste esplicite al partito: libertà effettiva d'opinione e discussione dentro il partito; riconoscimento dell'importanza vitale delle libertà democratiche e conseguente ammissione degli errori del partito nell'aver definito il regime ungherese pre rivoluzionario come legittimo, democratico e socialista; piena autonomia del PCI dagli altri partiti comunisti. Togliatti, naturalmente, aveva orecchie solo per il terzo punto. I giolittiani furono messi in minoranza e velocemente estromessi. Eppure non furono pochi i comunisti che quell'anno stracciarono la tessera (Italo Calvino, Delio Cantimori) o passarono al PSI.
Sicuramente lo shock del 1956 mutò l'organismo partitico comunista, che superò lentamente l'accettazione acritica dell'URSS come stato socialista modello, anche se la completa liberazione non avverrà che nel 1981. Calarono pure le asserzioni di ortodossia comunista e al loro posto si fecero avanti le affermazioni riguardanti il valore permanente delle libertà civili e politiche della democrazia parlamentare. Infine, l'intellettualismo comunista si fece più aperto e globale. I vecchi dirigenti del PCI, quelli che Togliatti chiamava satrapi, man mano sparirono per far posto ad una dirigenza più giovane e aperta.Nelle amministrative del 1956 il PCI fu punito a beneficio di PSI e PSDI, che avevano condannato apertamente l'invasione sovietica dell'Ungheria. Era la rottura della dipendenza dei socialisti dai comunisti. Quando Togliatti arrivò a fare un parallelismo tra l'invasione russa dell'Ungheria e l'appoggio che l'URSS aveva dato all'epoca ai comunisti della rivoluzione spagnola, Nenni denunciò apertamente il confronto come un falso inaccettabile. Addirittura Nenni e Saragat si incontrarono quell'anno a Pralognan, in segreto, per concertare una riunificazione tra i due partiti socialisti; non se ne fece nulla, anzi i due partiti si allontanarono maggiormente ma il PSI per la prima volta si comportava da soggetto politico autonomo.

Tratto da STORIA CONTEMPORANEA di Gherardo Fabretti
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.