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Schmitt - Una rivoluzione spaziale

L'uomo ha una determinata coscienza del suo spazio, soggetta a mutamenti storici. Ogni forma di vita ha il suo spazio. Chi vive in città si raffigura il mondo diversamente da chi vive in montagna. Si parla dunque di spazio vitale. C'è una differenza nelle idee di spazio. Figuriamoci tra culture e popoli diversi. Tutte le scienze hanno elaborato i loro concetti di spazio. Spazio matematico, elettromagnetico, psicologico, filosofico...

Ma i fatti, quando accadono, creano un mutamento. Con Colombo, ad esempio, mutano tante cose. Nascono nuove dimensioni dell'attività storico-politica, nuove scienze, nuovi ordinamenti. Se tale mutamento è molto profondo, può modificare la struttura stessa del concetto di spazio. E' questa la rivoluzione spaziale. Ma già ogni grande trasformazione storica comporta quasi sempre un mutamento dell'immagine di spazio. Ecco 3 esempi storici:

GLI EFFETTI DELLE CONQUISTE DI ALESSANDRO MAGNO
Le campagne di conquista di A.M. aprono ai Greci un nuovo orizzonte spaziale che dà origine alla cultura e all'arte dell'ellenismo. Già Aristotele notava che Oriente e Occidente si avvicinavano. Alessandria diviene un grande polo scientifico: qui insegna Euclide, Erone inventa e Archimede studia. Eratostene, il direttore della biblioteca, aveva calcolato l'equatore e dimostrato la forma sferica della terra anticipando copernico.  Ma tale sapere era il sapere di pochi, dei dotti, non inclueva alcun oceano. Ecco perchè non si parla di rivoluzione spaziale planetaria.

CESARE CONQUISTA LA GALLIA E LA BRITANNIA.
L'orizzonte si apre verso l'oceano atlantico. E' compiuto il primo passo verso l'idea spaziale detta Europa. L'Europa è infatti anche un'IDEA SPAZIALE. Il momento coincide col 1° sec. dell'era cristiana. Popoli molto distanti tra loro erano entrati in contatto in quel periodo. L'imperatore di Roma poteva essere nominato da qualsiasi parte dell'impero. Testimonianze: il planisfero di Agrippa e la geografia di Strabone. Ormai sono in tanti a sospettare che la terra abbia forma di un sfera. Il sentimento planetario della situazione trova espressione in Seneca quando in medea preannuncia l'incontro tra 2 mondi o quando suggerisce di partire dalla spagna verso le indie. Si diffonde il senso di uno spazio più vasto.

Colombo aveva letto Seneca e usò la sua espressione "nuovo mondo" per l'America.

Tratto da TERRA E MARE DI CARL SCHMITT di Dario Gemini
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