Sangue
Sangue
- trasportare ossigeno, sostanze nutritive e ormoni;
- raccogliere i residui dell’attività metabolica dei tessuti e veicolarli verso gli organi adibiti alla loro eliminazione;
- mantenimento dell’omeostasi di: pressione osmotica, equilibrio acido-base, glicemia, disponibilità di sodio, calcio, potassio..
- regolazione della temperatura corporea, in quanto circolando dalla periferia verso gli organi interni (più caldi, a causa delle reazioni che avvengono al loro interno) il sangue sottrae parte del calore generato e man mano che si riavvicina alle zone periferiche lo cede all’esterno del corpo;
- difesa contro patogeni esterni, grazie ai globuli bianchi.
• Parte liquida: il plasma è composto per il 93% da acqua e il resto da grosse molecole proteiche, elettroliti, molecole organiche e inorganiche. Nel plasma si riversano inoltre i prodotti del catabolismo cellulare, come urea, acido urico, creatinina, e sono presenti anche gas in forma disciolta come O2, CO2 e N2.
- gli elettroliti sono costituiti da ioni sodio, calcio, potassio, magnesio, cloro, che tendono a mantenere una concentrazione costante, e ioni bicarbonato e fosfato che invece hanno concentrazione variabile;
- le molecole proteiche svolgono importanti funzioni di regolazione della pressione oncotica e del pH del sangue, contribuiscono ai meccanismi di emostasi e immunità, trasportano molecole organiche e inorganiche e costituiscono una riserva di materiale proteico in condizioni di deficit. La frazione più abbondante di proteine ematiche è occupata dall’albumina: è fondamentale per mantenere la pressione oncotica e per trasportare calcio, aa essenziali, acidi grassi liberi e ormoni. Altre proteine sono le globuline, come le lipoproteine, l’eritropoietina e le immunoglobuline, ovvero gli anticorpi. Il fibrinogeno è un’altra grossa proteina, prodotta dal fegato, con funzione essenziale per l’emostasi.
• Parte corpuscolata: è costituita da eritrociti, leucociti e piastrine. Tutte le cellule ematiche originano da uno stesso tipo di cellule staminali multipotenti e l’insieme di eventi che porta alla loro formazione è detto emopoiesi: questo processo comincia nelle prime fasi dello sviluppo embrionale e declina fino ad annullarsi con la maturazione fetale, mentre incrementa l’attività emopoietica del midollo osseo, che è poi l’unica dalla nascita in poi.
- gli eritrociti costituiscono il 98% della parte cellulare del sangue, sono privi di nucleo e hanno una forma biconcava e discoide, che aumenta l’area di contatto con l’ambiente esterno e riduce la distanza interna tra le due superfici, favorendo quindi un rapido passaggio intra ed extra cellulare di O2 e CO2. Questa struttura li rende anche resistenti alle deformazioni meccaniche come quelle dovute al passaggio all’interno di stretti capillari: con l’invecchiamento però questa resistenza diminuisce e gli eritrociti passano all’interno di stretti cordoni della milza, dove vengono distrutti.
l’O2, in quantità dipendente dalla pressione di O2 nel sangue (PO2).
*1g di emoglobina può legare al massimo 20ml di O2 per 100ml di sangue.
La relazione tra la PO2 e la quantità di O2 legata all’emoglobina (SatO2) è descritta da una curva sigmoide detta curva di dissociazione dell’emoglobina:
- i leucociti costituiscono un apparato di difesa contro agenti patogeni : durante la risposta infiammatoria, nella zona attaccata dai patogeni si verificano vasodilatazione e aumento della permeabilità vasale, con lo spostamento dei leucociti verso la periferia del vaso. Una volta usciti dal vaso, i leucociti si spostano nel luogo dell’infiammazione, dove per fagocitosi distruggono gli agenti patogeni. Alcuni leucociti, detti monociti, quando fuoriescono dal vaso diventano macrofagi, ovvero grosse cellule che espongono sulla loro membrana molecole contenenti elementi proteici del microrganismo fagocitato, le quali attivano le reazioni immunitarie da parte dei linfociti.
- variazioni posturali, in quanto il mantenimento prolungato della postura eretta può ridurre la volemia del 15%;
- variazioni stagionali, in quanto in estate si ha un aumento della volemia, solo a carico del volume plasmatico, anche del 30%;
- malnutrizione, in quanto il digiuno prolungato associato al calo di peso induce una riduzione della volemia nonostante l’aumento del volume plasmatico: di conseguenza si ha una situazione di anemia;
- gravidanza, in quanto verso la fine si può verificare aumento di volemia fino al 50%;
- attività fisica, in quanto un’attività intensa e prolungata può indurre aumento di volemia, in cui però l’incremento del volume plasmatico è maggiore di quello delle cellule.
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