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La prevenzione ecologica


La prevenzione ecologica è una prevenzione che si fa sull'ambiente, necessita di un'organizzazione statale, insomma, di qualcuno che intervenga ponendo delle misure legislative, noi possiamo osservare queste disposizioni controllando la nostra alimentazione e le abitudini di vita; sempre a livello della profilassi indiretta poi abbiamo la profilassi che si fa sulla persona che si ha quando noi potenziamo lo stato di salute, ad esempio quando si interviene a livello del controllo genetico, quando si interviene per capire se ci possono essere dei problemi che possono essere trasmessi al nascituro quando una coppia decide di avere un figlio, quando si modificano alcune abitudini di vita per una vita il più possibile sana e sono tutti interventi per evitare l'approccio con le malattie.

Quella che interessa di più noi operatori del sistema sanitario è quella di tipo diretto e immediato che si divide in generica e specifica.
La prevenzione generica comprende tutti quegli interventi di tipo generico che noi rivolgiamo al soggetto, soprattutto nell'ambito delle malattie infettive, per evitare che queste malattie infettive si possano trasmettere dall'uno all'altro; quelle generiche possono essere classificate sia come interventi che si attuano per neutralizzare la fonte di infezione (che è il soggetto, ovvero l'uomo o l'animale) o per neutralizzare l'ambiente. Nel primo caso si ha la denuncia o notifica, per mezzo della quale segnaliamo immediatamente la malattia specifica o infettiva perché le autorità sanitarie prendano tutti i provvedimenti importanti per evitare che da un caso se ne verifichino altri, esempio è un caso di meningite a livello scolastico, per cui si avvisano immediatamente le autorità sanitarie che avvieranno un controllo su tutti i bambini, sui genitori dei bambini e se necessario provvederanno a far chiudere la struttura per evitare che la malattia dilaghi.
Altra tappa, dopo che si è segnalato il fatto bisogna isolarlo, per evitare che si trasmetta ad altri, attraverso l'isolamento o le pratiche di contumacia (contumacia consiste nell'isolamento del paziente infetto durante il periodo di incubazione evitando la trasmissione diretta o indiretta della malattia, naturalmente sono persone sottoposte ad accertamento diagnostico attraverso esami di laboratorio, per confermare o meno il loro stato di malattia).
E poi abbiamo una serie di interventi che fanno sempre parte della fase generica che sono rivolti a neutralizzare l'ambiente, quando l'ambiente si ritiene possa essere il mezzo per trasmettere le malattie infettive, e questi interventi dobbiamo rispettarli noi in primis come operatori sanitari, sia che ci troviamo in strutture pubbliche o in strutture private, si tratta di interventi di disinfezione o sterilizzazione, e interventi di disinfestazione (la disinfestazione la tralasciamo ma bisogna chiarire che ci si riferisce alla lotta contro i macroparassiti patogeni che possono trasmettere malattie infettive come ratti e insetti).
La disinfezione è quell'insieme di pratiche che permettono di distruggere i microrganismi da determinati substrati, e questo è importante perché nella nostra professione è fondamentale che il nostro paziente non incorra nel rischio di contrarre malattie infettive negli ambulatori, magari perché c'è stato prima di lui un paziente malato, ma oltre questo dobbiamo garantire sicurezza anche per noi stessi. Raccomandazione fondamentale è quella di considerare ogni paziente come possibile portatore di qualche infezione, non per pessimismo ma per abituare il nostro atteggiamento ad adottare delle misure di igiene per la prevenzione di rischi, tutelando quindi tutti i pazienti e in primis noi stessi; misure importanti a questo proposito sono l'uso dei guanti e il lavaggio delle mani, da non sottovalutare come procedura di igiene; questo discorso interessa soprattutto noi fisioterapisti che per molte manovre abbiamo la necessità di evitare i guanti, quindi il lavaggio delle mani (e qua si è soffermata molto) è una misura preventiva di massima efficenza, che deve essere certo effettuata con una modalità efficace non approssimativa per garantire sicurezza dal punto di vista igienico per il paziente e per noi.

Tratto da MISURE DI PROFILASSI di Stefania Corrai
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