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Gadda – L’Eros improprio del fascismo


“Eros: nome greco del dio dell’amore (che i Greci impersonarono in Eros, figlio di Afrodite), usato anche come nome comune, per indicare il desiderio, l’istinto sessuale”, recita la definizione dell’ Enciclopedia Treccani3.
In effetti Gadda contesta al Fascismo di aver sovraccaricato l’Eros di significati impropri ed eccessivi. Difatti se è vero che “… l’Eros è la vita. Si manifesta alla nostra mente con l'amore per sé e per gli altri. […] E’ naturale un po' di egoismo […] è sano”, è anche doveroso affermare che “… troppo amore solo per sé diventa egolatria, la quale ha caratterizzato certi personaggi della nostra storia”.4
L’accusa al Duce è quella di aver promosso l’ instaurazione di un rapporto sentimentale tra cittadino e politico, mediante il quale egli poté ottenere il consenso popolare e gestire i rapporti con la popolazione. E dato il favore riscosso per anni e la mole di sostenitori del fascismo, la chiave di lettura erotica è applicata dall’autore a tutti gli aspetti della vita quotidiana durante il ventennio, non solo alla politica.
Per questo motivo l’ ”atto di conoscenza” del fenomeno fascista potrà essere compiuto solo grazie alla collaborazione e al prezioso apporto di specialisti di ogni disciplina dello scibile umano.5

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