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L’eredità verista nel cinema italiano


Dalla metà degli anni trenta con Sperduti nel Buio (perduto) di Nino Martoglio si comincia a raccogliere l’eredità della tradizione letteraria e pittorica nazionale indicando la strada da percorrere per il nuovo cinema italiano.  L’opera fa parte di una trilogia La di cui è presenta anche un Teresa Raquin, è una corrente naturalista che differisce diametralmente dalle tendenze vincenti che promuovono una letteratura simbolista e dannunziana. Il solo film superstite è Assunta Spina che fa da ponte con la tradizione della pittura dei macchiaioli toscani e fissa un punto che si rivelerà fondamentale in quella che sarà la vocazione del cinema italiano.

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