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La struttura lessicale




Ciascun reparto della lingua può essere visto come un generatore delle proprie strutture intermedie: il lessico genera lessemi variabili ed invariabili. Il punto di partenza della generazione è la decidibilità di un insieme: un insieme e decidibile se siamo in grado di enumerare i suoi elementi, cioè di stabilire se un elemento appartiene o meno all'insieme. Una procedura povera e poco soddisfacente è quella di elencare gli elementi di un insieme, mentre un procedimento più convincente è quello di definire i criteri di appartenenza, ossia l'insieme dei tratti necessari e sufficienti per appartenere all'insieme. Se dovessi assicurare la decidibilità dell'insieme dei numeri pari non è sufficiente elencarli (in quanto l'elenco non finirebbe mai) ma devo creare un procedimento (una definizione costitutiva) che, assumendo all'entrata i numeri interi, genera all'uscita l'insieme dei numeri pari: X --> generatore --> y=2x
Possiamo anche costruire il generatore delle sillabe dell'italiano:
C consonanti, V vocali --> Formula generale: (C3(C2(C1)))V(C) dove le parentesi indicano facoltatività
I processi di formazione del lessico sono processi che ricevono degli input e producono degli output.

In ingresso del generatore del lessico si collocano 3 classi di strutture: lessemi elementari, latenti e formativi; in uscita si trovano i lessemi elementari (acqua) e strutturati (acquoso). I lessemi elementari e strutturati sono detti insieme canonici, sono lessemi manifestati da una sequenza fonologica. Ai lessemi canonici si oppongono i fraseologismi, che presentano una strutturazione più complessa.

Lessema elementare: lessema non riconducibile ad un altro lessema (es.: casa)
Lessema strutturato: lessema che deriva da un lessema elementare (es.: casalingo, lustig da Lust DIVERTENTE)
Lessemi latenti: tipi particolari di lessemi elementari, che non occorrono mai come unità lessicale autonome, ma sono presenti solo come costituenti di lessemi strutturati (es.: Lessemi latenti di origine latine come mattanza, mattatoio, mattatore rimandano tutti ad un verbo che, in italiano, non esiste: “mattare”)
Formativi lessicali: utilizzati nei processi di formazione dei lessemi; non sono elementi autonomi, il loro significato spesso non è ben definibile, e vanno tutti uniti al lessema. Sono prefissi (ri-fare, ab-fahren), suffissi (piccol-ino, Gesell-scahft); in altre lingue sono presenti infissi (all’interno del lessema elementare Ver-Un-Stalten cioè deturpare), circonfissi (formativi discontinui che si attaccano prima e dopo il lessema Ab-ge-nommen), spostamenti di accento (ímport/impórt), apofonia (modificazione della componente vocalica: werfen --> Wurf ).

Tra i processi di strutturazione lessicale troviamo:

Processi di formazione
● Derivazione.
● Alterazione.
● Composizione.
● Combinazione.

Processi fraseologici
● Sintemi.
● Funzioni lessicali.

Tratto da LA COMUNICAZIONE VERBALE di Melissa Gattoni
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Dettagli appunto:

  • Autore: Melissa Gattoni
  • Esame: Linguistica generale
  • Titolo del libro: La comunicazione verbale
  • Autore del libro: Eddo Rigotti; Cigada Sara
  • Editore: Apogeo
  • Anno pubblicazione: 2004

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