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Evoluzione interiore e Hume in "La lunga vita di Marianna Ucria"



La trama non è ricca di eventi esteriori, è un’ evoluzione interiore. Marianna, dopo il tentativo di guarigione fallito, è una giovanissima sposa tredicenne; passa da un parto all’ altro, mette al mondo cinque figli tre femmine e due maschi, il secondo dei quali, il suo prediletto muore a quattro anni. Seguono le figlie da accasare e da far figliare a loro volta, i maschi da sistemare con fanciulle di buona famiglia. Dopo la morte del marito, Marianna si abbandona ad un sentimento autentico, per un giovane servo di casa, con il quale però, decide di rompere per non cadere nella trappola degli incontri clandestini e alla fine decide di partire, in compagnia della giovane serva Fila, per un viaggio che non avrà termine.
Pochi gli eventi, molto ricca l’ evoluzione interiore.  In questo Marianna è sorretta dall’ operosità del corpo e dello spirito, che la stimola ad una continua evoluzione. E dalla lettura, che non è mai fine a se stessa, ma si trasforma in vita concreta.
Importantissima la lettura di Hume che la porta ad interrogarsi sui propri sensi.
Dai sensi è facile il passaggio al corpo.

Tratto da LE OPERE DI DACIA MARAINI di Loredana Rossi
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  • Autore: Loredana Rossi

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