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Gadamer – Il linguaggio e lo scrittore


Secondo Gadamer, uno scrittore è un postulante nella lingua, che dalla lingua vuole essere elevato. Dalla lingua vuole ricevere il dono di farla parlare di nuovo, in modo che quel che è scritto non si riduca al flusso di informazioni, in modo dunque che si ascolti il linguaggio.

Quel che lo scrittore trae da sé, perché venga letto, è qualcosa che non si sta a sentire per via di quel che viene comunicato, ma a cui piuttosto si presta per via di quel che si lascia percepire con la sua forza evocativa. La capacità di uno scrittore dipende dal grado in cui è consapevole di ciò.

Gadamer mette a fuoco il nesso tra ritorno dall’esilio e letteratura. Lo scrittore deve fare sempre ritorno da un esilio, se cerca di sottrarsi al mondo delle parole usate e abusate, e a tutte le opinioni preformate. Tanto più affiorerà alla coscienza ciò che il linguaggio è nelle sue vere possibilità, facendo di ogni poesia un ritorno all’estraneità. Per Hilde Domin, la poesia è un ritorno al linguaggio.

Tratto da LINGUAGGIO di Domenico Valenza
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