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"Verità e Metodo" di Gadamer


Nel 1960 esce Verità e Metodo. L’opera, destinata a un grande successo, è il punto di partenza della sua attività successiva. Tuttavia, la ricezione dell’ermeneutica filosofica si ferma ad essa nella maggior parte dei casi. Il vantaggio del successo si trasforma in uno svantaggio. Si finisce per non vedere il dispiegarsi e modificarsi della sua riflessione; ciò vale tanto più per il tema del linguaggio.

Questa raccolta di dodici saggi che vanno dal 1968 al 1998 contribuisce a una risposta offrendo un’ampia prospettiva dei temi che Gadamer affronta fino agli ultimi anni: dai limiti del linguaggio alla diversità delle lingue, dal primato dell’ascolto alla corporeità della voce. Sarà il lettore a stabilire la sua distanza da Heidegger, e la vicinanza con Wittgenstein se il linguaggio è gioco.

Nella maggior parte dei casi, i testi tradotti in questo volume sono nati da conferenze Per decenni, questa è stata la via seguita da Gadamer per aggirare la sua insofferenza socratica alla scrittura.

Tratto da LINGUAGGIO di Domenico Valenza
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