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La classe operaia americana all'inizio del XX secolo – George P. Rawick


Se gli Stati Uniti sono un paese relativamente privo di ideologie sociali o politiche, questo non significa che non ci siano stati movimenti coscientemente radicali all’interno della classe operaia americana. Il Socialist Party di Debs, la cui ascesa e declino si iscrive nell’arco dei venticinque anni precedenti la fine della prima guerra, unì gli operai immigrati dell’Europa e operai e agricoltori poveri nati negli Stati Uniti. Alla sinistra vi era l’Industrial Workers of the World, l’IWW, uno dei più straordinari movimenti sociali di qualsiasi paese, che costituì la leadership del grande sciopero dell’acciaio del 1919. Dopo la fine dell’IWW, nessuna organizzazione politica rivoluzionaria ha contato seriamente negli Stati Uniti.

In realtà, le caratteristiche organizzative della classe operaia americana presentano un difficile problema, soprattutto se messo a confronto con l’esperienza europea. Negli Stati Uniti vi è una classe operaia con una storia di lotta armata violenta come in nessun’altra parte del mondo; poi questa organizzazione scompare. Non vi sarà socialismo negli Stati Uniti, anche se vi sono state grandi lotte. Sono state date parecchie risposte, la maggior parte delle quali derivano da un’interpretazione errata dell’esperienza europea.

Tratto da STORIA DEL MONDO CONTEMPORANEO di Domenico Valenza
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