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Lo sviluppo economico nel XIX secolo in Germania – Yehogacin S. Brenner


Anche in Germania l’importanza economica e politica delle ferrovie fu compresa quasi immediatamente, ma la divisione del Paese in un gran numero di Stati politicamente ed economicamente indipendenti, e la sua arretratezza industriale non resero possibile l’immediato sfruttamento di tali vantaggi. Il loro sviluppo fu dunque graduale e le prime linee vennero realizzate da imprenditori privati. Agli inizi i governi poco fecero per incoraggiare l’azione delle compagnie ferroviarie, temendo di essere coinvolti dal punto di vista finanziario e di gravare troppo i bilanci statali. Tuttavia non erano per nulla disposti a lasciare l’intera questione nelle mani di capitalisti privati. La crisi del 1847-50, provocando un vero e proprio crollo delle azioni ferroviarie, permise ai governi di acquistarne in gran numero a basso prezzo. Di conseguenza, intorno al 1850, lo Stato controllava circa il 55% delle linee ferroviarie tedesche. Nel periodo imperiale la tendenza ad uniformare sempre più il sistema ferroviario fu ulteriormente rafforzata da Bismarck.

Tratto da STORIA DEL MONDO CONTEMPORANEO di Domenico Valenza
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