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Cultura e dialettica ad Atene nel V secolo



I principali festival erano le Grandi Dionisie di marzo e le Lenee di gennaio, legati a festività dionisiache. Ogni anno comunque si rappresentavano 13 tragedie, 3 drammi satireschi e 10 commedie, scelti tra opere presentate a una commissione di cittadini. Le opere partecipavano a una gara. Tra la fine del V e il 386 i classici come Eschilo Sofocle ed Euripide divennero dei classici = fu permessa la replica delle loro maggiori tragedie. comunque gli autori erano cittadini e vi assisteva una percentuale elevata del popolo. Ci restano solo 32 tragedie e 11 commedie. Gli attori erano tutti maschi e recitavano con maschere. I personaggi delle tragedie sono mitologici, eroi ed eroine leggendari che rivivono in scena storie gia ben note al pubblico. Massimo sviluppo nel V sec.  Nel V sec. compaiono ad Atene anche i “maestri di sapienza”, che si facevan pagare per le lezioni ed erano critici verso il sapere tradizione.  L'insegnamento della dialettica e della retorica erano fondamentali tra i sofisti in quanto lo erano nella vita della polis. Arte del discutere ed arte del parlare - Critiche: timore che l'eristica = arte di avere la meglio nela discussione – portasse a una degenerazione morale contro valori etici e morali. Studi pioneristici dei sofisti. 399: un tribunale di 501 giurati condanna a morte Socrate, per reati “di opinione”. Le nuvole di aristofane testimoniano la diffidenza dell'ateniese medio verso chi come socrate era uno spirito libero. La sua condanna si inserisce in una mentalità che ritiene lecito che lo stato possa intervenire anche sulla condotta privata e le idee dei cittadini.

Tratto da STORIA GRECA di Dario Gemini
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