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Introduzione alla parassitologia

Lo stato di salute di un essere vivente rappresenta il perfetto equilibrio interno dell’organismo vivente e funzionamento bilanciato di tutte le parti che lo compongono, mentre lo stato di malattia rappresenta la rottura di tale equilibrio e non più armonica funzionalità generale. La malattia è determinata da determinanti esogeni (ambiente), determinanti primari(agente eziologico) e da determinanti endogeni (ospite). Il PARASSITISMO  è caratterizzato dalla presenza di una specie detta parassita  che vive all’interno di un’altra specie detta ospite o sulla superficie nutrendosi a sue spese e svolgendo un’azione patogena più o meno intensa, provocandone così una malattia parassitaria; se le disfunzioni sono rilevabili attraverso i sensi dell’osservatore, la malattia è clinica (ha importanza a livello di individuo), mentre se le disfunzioni sono evidenziabili soltanto attraverso test diagnostici, la malattia è sub-clinica (ha importanza a livello di popolazione). L’epidemiologia studia la frequenza, la distribuzione e i determinanti di salute/malattia in popolazioni allo scopo di conoscere meglio la malattia per meglio prevenirla. Poiché l’anmnesi e la sintomatologia sono molto importanti e spesso indicative, non consentono una diagnosi precisa, pertanto ci dovremmo avvalere di INDAGINI :
• INTRA VITAM
- esami diretti (per l’evidenziazione del parassita o dei suoi elementi come uova, oocisti e larve su feci, sangue, croste e peli
- esami indiretti (per mettere in evidenza la risposta dell’ospite all’infezione; esami sierologici, profilo metabolico)
• POST MORTEM
-  esami su materiale patologico prelevato dopo la morte del soggetto o dopo macellazione, o ricerca dei parassiti in organi e tessuti
La TERAPIA  ha come obiettivo quello di recuperare funzionalmente e produttivamente l’animale per mezzo dei farmaci; il trattamento può essere individuale o di massa (in questo caso la manodopera è ridotta, tuttavia rischia proprio l’animale malato a causa dello scontro per il cibo), nella lotta alle malattie parassitarie l’intervento dovrà essere tattico e strategico, dovremo cioè scegliere un periodo dell’anno conoscendo il ciclo del parassita. I fattori che condizionano la scelta di un farmaco sono: l’efficacia, lo spettro d’azione, l’attività omicida, l’attività su larve ipobiotiche, l’indice di sicurezza, il tempo di sospensione, l’embriotossicità e capacità teratogena, la praticità di impiego e la chemioresistenza. I principali ANTIPARASSITARI sono:
- ANTIPROTOZOARI: sulfamidici, tiaminosimili, antibiotici ionofori, carbanilidi, diamidine

- INSETTICIDI: organofosforici, carbamati, piretroidi

- ENDECTOCIDI: avermectine, milbemicine

- ANTIELMINTICI: benzimidazolici, probenzimidazolici, imidazotiazolici, pirimidinici

La PROFILASSI potrà essere medica-indiretta utilizzando sieri o vaccini, o sanitaria-diretta per isolamento, distruzione degli animali morti e del materiale patologico, igiene ambientale, igiene alimentare, disinfestazioni e disinfezioni.

Tratto da PARASSITOLOGIA VETERINARIA di Denis Squizzato
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