Condizionamento
Condizionamento
- Acquisizione: fase in cui si ha un aumento graduale di RC in seguito alla presentazione congiunta di SC con SI;
- Estinzione: fase in cui si ha una diminuzione graduale di RC in seguito alla presentazione del solo SC. Questo perché così come il sistema nervoso ha imparato che SC è seguito da SI, allo stesso modo può imparare che SC non è più seguito da SI. Non si tratta di una cancellazione del precedente apprendimento ma piuttosto della formazione di un nuovo tipo di apprendimento;
- Recupero spontaneo: fase in cui, dopo ore o giorni dall’estinzione, si ha una forma debole e limitata di RC in seguito alla presentazione di SC.
- Riacquisizione: fase in cui in seguito alla presentazione congiunta di SC con SI si ha un rapido riapprendi mento di RC.
Ritardato: è il più efficace, in cui SC viene presentato prima di SI e si mantiene per qualche istante in contemporanea ad esso;
Di traccia: è abbastanza efficace, in cui SI è presentato dopo un certo intervallo di tempo dalla fine di SC:
- porre dei gatti affamati in una gabbia, al cui esterno c’era del cibo e il cui sportello era apribile tramite una leva all’interno;
- inizialmente i gatti compievano movimenti casuali per cercare di raggiungere il cibo, finchè si imbatterono nella leva da premere per aprire la gabbia;
- in seguito, l’emissione della risposta corretta era sempre più frequente.
Skinner sviluppa ulteriormente lo studio del condizionamento operante.
Egli divise due categorie di comportamenti:
- comportamenti rispondenti, che derivano da riflessi innati o appresi tramite condizionamento classico, basati sull’associazione tra SI e SC;
- comportamenti operanti, che sono compiuti volontariamente dall’organismo e sono basati sull’associazione tra stimolo e risposta.
- porre un topo affamato in una gabbia con una leva all’interno.
- quando il topo comincia a muoversi per la gabbia, casualmente preme la leva, la quale somministra una pallina di cibo.
- la pallina di cibo funge da rinforzo, necessario per instaurare il condizionamento operante.
- Rinforzo positivo: consiste nella somministrazione di uno stimolo piacevole a seguito di una risposta comportamentale, con conseguente aumento dell’emissione di quella risposta;
- Rinforzo negativo: consiste nell’eliminazione di uno stimolo spiacevole a seguito di una risposta comportamentale, con conseguente aumento dell’emissione di quella risposta;
- Punizione positiva: consiste nella somministrazione di uno stimolo spiacevole a seguito di una risposta comportamentale, con conseguente diminuzione dell’emissione di quella risposta;
- Punizione negativa: consiste nell’eliminazione di uno stimolo piacevole a seguito di una risposta comportamentale, con conseguente diminuzione dell’emissione di quella risposta.
- porre un piccione in una gabbia, dove il dispenser di cibo era collegato ad un meccanismo a tempo, che somministrava cibo ad intervalli prestabiliti.
- anche se non era necessaria alcuna azione da parte dell’animale per ottenere cibo, Skinner notò che il piccione ripeteva il comportamento che stava compiendo l’attimo prima dell’arrivo del cibo, associandovi erroneamente una sua azione casuale.
Quelli basati sulla prestazione prevedevano:
- Rinforzo a rapporto fisso, in cui il rinforzo viene dato dopo un tot di emissioni di una risposta. Il soggetto lavora intensamente ma può programmare periodi di riposo;
- Rinforzo a rapporto variabile, in cui il rinforzo viene dato ogni tanto dopo l’emissione di una risposta. Il soggetto quindi non può fare previsioni, lavora continuamente e riduce i periodi di riposo.
- Rinforzo a intervallo fisso, in cui il rinforzo viene dato dopo un tempo prefissato, indipendentemente dal comportamento del soggetto, che quindi basa le sue azioni sui tempi di rinforzo;
- Rinforzo a intervallo variabile, in cui il rinforzo viene dato a intervalli di tempo irregolari, quindi il soggetto non può fare previsioni, lavora di più e apprende di più.
Condizionamento classico | Condizionamento operante |
---|---|
Condiziona lo stimolo | Condiziona la risposta |
Segue la legge della contiguità | Segue la legge dell’effetto |
Il soggetto è passivo | Il soggetto è attivo |
La risposta è: riflessa, semplice, fissa e non intenzionale | La risposta è: motoria, modulabile e intenzionale |
La generalizzazione è possibile e automatica | La generalizzazione è possibile, sia automatica che volontaria |
Seligman e Maier scoprirono che gli animali possono imparare velocemente una risposta di evitamento con un SC avversivo e in particolare osservarono che gli animali che non sono in grado di evitare questi stimoli avversivi, manifestano un comportamento passivo detto impotenza appresa. Il loro esperimento che dimostra questa scoperta consisteva in due fasi:
- Un gruppo di cani veniva sottoposto a scosse elettriche, che potevano essere fermate premendo un pulsante; un altro gruppo di cani, anch’essi sottoposti a scosse elettriche, non potevano invece fermarle, neanche se premevano il pulsante.
- Successivamente, entrambi i gruppi vennero posti in una gabbia, al cui interno potevano spostarsi da una zona in cui ricevevano scosse elettriche ad una senza scosse: i cani del primo gruppo si spostano, perché sanno che con le loro azioni possono modificare la loro condizione, mentre quelli del secondo gruppo non si muovono e continuano a subire passivamente la loro situazione, in quanto l’esperienza precedente ha influenzato il loro modo di comportarsi.
Affinchè la curva di apprendimento sia più rapida, deve esserci una compatibilità tra risposte comportamentali e rinforzi, basata sulle caratteristiche biologiche dell’organismo. Ad esempio, un esperimento su un gruppo di piccioni prevedeva due tipi di apprendimento:
- per ricompensa, in cui il piccione era premiato con del cibo;
- per risposta di fuga, in cui il piccione era premiato con l’eliminazione di una scossa elettrica.
- nel caso dell’apprendimento per ricompensa, il piccione imparava più velocemente se la risposta premiata con il cibo era il beccare una leva;
- nel caso dell’apprendimento per risposta di fuga, il piccione imparava più velocemente se la risposta premiata con l’eliminazione della scossa era lo sbattere le ali.
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Dettagli appunto:
- Autore: Giulia Bonaccorsi
- Università: Università degli Studi di Parma
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Scienze Motorie
- Esame: PSICOBIOLOGIA
- Docente: Prof.ssa Vera Ferrari, Prof.ssa Lucia Riggio, Prof. Christian Franceschini
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