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Propaganda distratta, persuasione mediata


Gli avvisi che contengono certe formule (come nuovo, rapido, facile, migliorato, adesso, improvvisamente, sorprendente, per la prima volta) vendono di più.
La mercanzia collocata sugli scaffali a livello degli occhi si vende meglio
Pubblicità che fa uso di animali, bambini, immagini erotiche vendono di più di quelle con cartoni animati o figure storiche.
La mercanzia collocata alle estremità degli scaffali di un supermercato o vicino alle casse viene venduta con facilità
Le confezioni multiple (2x 1$) invece che singole (1x0,50 $) accrescono nel cliente la percezione del valore del prodotto.
Noi consumatori spesso non pensiamo alle ragioni che abbiamo per prendere certe decisioni: circa la metà di tutti gli acquisti fatti in un supermercato avviene d’impulso e oltre il 62% di coloro che fanno compere acquista almeno un articolo senza averne pianificato l’acquisto.
Si reagisce alla propaganda senza pensare, in modo distratto.
Esperimento della fotocopiatrice di Ellen Langer: gli sperimentatori si accostavano a persone intente a usare una fotocopiatrice universitaria e chiedevano: “Mi scusi, posso usare la Xerox?”. Risultò che poco più della metà acconsentiva. Si scoprì che si poteva convincere quasi tutti a lasciare passare avanti un altro, aggiungendo alla richiesta una ragione per cui c’era bisogno della macchina, sebbene alcune delle ragioni esposte non avessero alcun senso.
Possiamo essere influenzati anche quando cerchiamo di riflettere su ciò che ci viene chiesto. (es: nel mendicare, funziona di più chiedere una particolare somma di denaro).
Le persone possono essere persuase sia quando sono in uno stato di distrazione che quando sono attente.

Tratto da L'ETÀ DELLA PROPAGANDA di Alessio Bellato
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