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Intervista sulle rappresentazioni materne in gravidanza e dopo la nascita


IRMAG, nasce dal presupposto teorico che le rappresentazioni mentali materne possono essere fortemente predittive delle future strategie interattive col nascituro, influenzando, fin dalla gravidanza, le successive modalità di attaccamento fra caregiver e bambino.
L'obiettivo dell'IRMAG è, pertanto, l'esplorazione delle rappresentazioni mentali della donna concernenti se stessa come donna, se stessa come madre, il partner, e la propria famiglia d'origine. Essa è un'intervista semistrutturata, composta da 41 domande principali ed ha la durata media di 1 ora. Viene somministrata al 7imo mese di gravidanza, in quanto si ritiene che il figlio abbia ormai avuto la possibilità di definirsi all'interno dello spazio psichico materno, non ancora invaso dalle ansie connesse all'imminenza del parto.
Nella valutazione viene analizzata l'organizzazione narrativa delle risposte in modo relativamente indipendente dai contenuti. In base ai punteggi ottenuti, si attribuisce una delle seguenti 3 categorie rappresentazionali generali: 1) rappresentazioni materne integrate/equilibrate: l'esperienza della gravidanza appare dal punto di vista affettivo, percettivo e cognitivo relativamente ricca; il modello narrativo fornito di sé, così come del bambino, è coerente, flessibile e autonomo; 2) rappresentazioni ristrette/disinvestite: la donna tende a razionalizzare l'esperienza della gravidanza, trasmettendo scarso coinvolgimento emotivo, attraverso la piattezza del racconto. Le fantasie sono poco presenti e, quando emergono, sono dominate da timori di perdita e di morte del bambino; 3) rappresentazioni non integrate/ambivalenti: la donna mostra tendenze opposte nei confronti della gravidanza come pure del nascituro, fornendo un modello narrativo oscillante, confuso e incoerente, denso di contenuti fantasmatici di inadeguatezza, malattia, perdita, morte e colpa, relativi a sé ed al bambino.
Una variante dell'IRMAG è l'intervista somministrata alla madre dopo la nascita del bambino (IRMAN) che ricalca in gran parte la struttura, la codifica e le finalità dell'IRMAG, ma viene somministrata alla donna al 4° mese di vita del bambino. Suo obiettivo è esplorare i cambiamenti nelle rappresentazioni materne che la nascita del figlio e le interazioni con il bambino reale possono suscitare, relativamente alla percezione di sé come caregiver, ed alla rappresentazione mentale del proprio bambino.

Tratto da MANUALE DI PSICOPATOLOGIA DELL’INFANZIA di Salvatore D'angelo
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