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STRATEGIE DI CONTROLLO SUGLI EFFETTI DEI SOGGETTI E DELLO SPERIMENTATORE


I soggetti sperimentali possono introdurre numerosi effetti di disturbo nei dati di una ricerca la loro prestazione dei post-test può essere influenzata da variabili diverse da quella prevista nel trattamento (aspettative, istruzioni, conoscenza delle ipotesi...)

Neanche lo sperimentatore è esente da possibili deformazioni nel suo lavoro
 
Le conoscenze e le aspettative dei soggetti possono avere degli effetti di disturbo

* Conoscenze psicologiche soprattutto negli studenti di psicologia e teorie ingenue bisogna cercare di dare delle consegne che spingano il soggetto ad evitare di fare inferenze, connessioni, indagini sulle proprie conoscenze prima di rispondere bisogna far seguire alla prova sperimentale un questionario sulla competenza del soggetto nelle aree indagate: sarà possibile escludere cosi dall'analisi del soggetto i risultati di quelli troppo esperti

* Conoscenze sulla procedura sperimentale per evitare gli effetti di disturbo provenienti dalle supposizioni del soggetto è consigliabile: dare al soggetto sufficienti informazioni in modo che eviti di ricercare le vere finalità dell'esperimento; instaurare una relazione di fiducia e invitare il soggetto a collaborare in modo ingenuo; ridurre l'ansia garantendogli che alla fine gli sarà comunicato in modo completo l'obiettivo della ricerca

* Effetto diffusione evitare che chi ha già finito la prova comunichi con altri soggetti che ancora la devono fare è opportuno invitarli sempre a mantenere la riservatezza
 
Le aspettative dello sperimentatore possono influire come variabili estranee sui dati di un esperimento effetto di attesa

L'effetto sperimentatore si riferisce all'influenza che lo sperimentatore inconsciamente o inintenzionalmente ha sui soggetti dell'esperimento

L'effetto sperimentatore può agire nel selezionamento del campione, nel momento in cui fornisce istruzioni al soggetto, nella fase della raccolta dei dati, nell'interpretazione dei risultati,…
 
Le strategie di controllo

* Procedimento a singolo cieco controlla soltanto gli effetti di confusione provenienti dai soggetti sperimentali e non dagli sperimentatori nascone ai soggetti lo scopo della ricerca e la condizione alla quale ognuno di loro è sottoposto (es placebo)

* Procedimento a doppio cieco per controllare le minacce provenienti dai ricercatori è necessario intanto ridurre al minimo i contatti diretti tra ricercatore e soggetti (collaboratori che realizzino le fasi della sperimentazione e gestiscano i rapporti con i soggetti) e poi è necessairo che i collaboratori non conoscano né le ipotesi, né a quale gruppo sono assegnati i singoli soggetti, né a quale gruppo appartengono le risposte quando sono chiamati a valutarle

* Automazione delle istruzioni  in forma scritta o registrate per limitare l'effetto di veicolazione delle aspettative e giudizi sulla maggiore o minore facilità del compito o sulle ipotesi

* Uso di più osservatori o più valutatori con il procedimento a doppio cieco

* Uso della tecnica dell'inganno nascondergli le info importanti sulla situazione sperimentale l'inganno può essere anch'esso a doppio cieco

* Alternative all'inganno la drammatizzazione: creazione di una situazione fittizia, durante la quale il soggetto deve comportarsi come se tale situazione fosse reale; simulazione che può riguardare sia VI che VD (purtroppo con quest tecnica possiamo raccogliere info solo su come si sarebbe sentito il pazient ein un'occasione simile) l'altro è il metodo del preavviso: mettere al corrente i soggetti della situazione sperimentale a cui sono sottoposti

Tratto da METODOLOGIA DELLA RICERCA IN PSICOLOGIA di Giulia Coltelli
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