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L’esperienza e il cervello


La neocorteccia è tipica dei mammiferi; le specie inferiori sono dotate delle sole strutture sottocorticali. In momenti diversi, l’esperienza ha pesi diversi: essa è poco influente nel periodo embrionale, mentre risulta fondamentale nei processi di organizzazione.
Le stimolazioni ambientali si integrano nei processi maturativi in moda tale da favorirli/ ritardarli/ impedirli e comunque modificarli.
Lo Sviluppo corticale è il risultato della differenziazione dei neuroni e della loro conseguente organizzazione in circuiti.
L’attività dei neuroni si organizza in gruppo e queste organizzazioni sono il substrato neuronale del Percetto, ovvero di ciò che è presente nella realtà; questi circuiti attivano e promuovono Rappresentazioni Mentali.

Nello sviluppo corticale si possono rilevare tre tipi di differenziazione nei quali l’esperienza ha un ruolo crescente nel determinarne l’organizzazione:

1. Differenziazione Radiale --> differenziazione dei sei strati corticali come conseguenza della migrazione. L’esperienza ha uno scarso impatto su di essa, in quanto esiste una preprogrammazione tale per cui i primi neuroblasti atti a raggiungere la placca corticale diventano neuroni del 4° strato e così via fino al 1° strato.
2. Differenziazione delle connessioni esterne --> Collegamenti con strutture sottocorticali o aree corticali differenti. Tale differenziazione è, invece, notevolmente dipendente dall’esperienza: questo processo non è genetico, ma è determinato dal momento evolutivo legato ai periodi sensibili. La funzione di un’area corticale non è predeterminata e le connessioni tra aree arrivano in un momento preciso e poi non cambiano più (diverso dalle connessioni tra neuroni).
3. Differenziazione dei microcircuiti interni --> Collegamenti tra neuroni all’interno della stessa area corticale. Qui le connessioni sono un evento dinamico per tutto l’arco della vita, sono pertanto plastiche/instabili/suscettibili di esperienza. Queste connessioni costituiscono il correlato neurale dell’organizzazione mnestica.

Tratto da PSICOBIOLOGIA DELLO SVILUPPO di Antonino Cascione
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