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Cosa resta oggi della teoria del sogno freudiana?


Oggi pochissimi autori ritengono che il sogno sia un’attività puramente casuale e priva di funzioni caratteristiche riconosciute alla teoria del sogno freudiana: ha individuato alcune caratteristiche peculiari del mondo onirico -->
1) ipermnesia (cioè iperattivazione della memoria a lungo termine --> possiamo ricordare eventi, ad esempio infantili, che pensavamo di aver dimenticato)
2) il fatto che durante il sogno avvenga un’esperienza percettiva allucinatoria (cioè il sogno si manifesta prevalentemente tramite immagini visive), dunque, parallelamente l’importanza del visivo
3) iperassociatività (ciò che Freud chiamava spostamento e condensazione) e bizzarria --> tutte queste caratteristiche vengono riconosciute da Hobson, che era un anti-freudiano.
 
Metzinger propone che il sogno abbia una funzione di autorganizzazione e di autorappresentazione del sé, cioè propone che i sogni riflettano la nostra esperienza soggettiva (la nostra storia autobiografica) e permettano così di stabilizzare il funzionamento del sistema sè creando delle modalità abituali ripetute con le quali noi possiamo rappresentarci il mondo e noi stessi a noi stessi --> proprio perché il sogno incorpora resti diurni e il nostro senso di sè, avrebbe la funzione di stabilizzare le nostre rappresentazioni di noi stessi e del mondo.


Tratto da PSICOLOGIA DINAMICA di Mariasole Genovesi
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