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Fiaba Gricoccola: è una fiaba urbana

Fiaba bolognese raccolta da Carolina Colone di Berti “Giricoccola” scritta da Calvino.
È a soggetto quasi più urbano,ci sono elementi quali i commercianti.
Un mercante che aveva tre figlie doveva andare in viaggio e vuole fare un regalo alle figlie che volevano oro argento e seta da filare, simboli dell’avidità.
La più piccola e più bella era Giricoccola, le sorelle erano invidiose. La prima prese l’oro, la seconda l’argento e la seta da filare la prese Giricoccola. Dopo si misero a filare alla finestra e la gente che passava fissava la più piccola. Nel cielo passa la luna, aspetto cosmologico, e dice: quella dell’oro è bella, quella dell’argento è più bella ma quella della seta di più, buona notte belle e brutte.
Filastrocca che ha a che fare con qualcosa di magico. Le sorelle erano divorate dalla rabbia e decisero di scambiarsi il filo.
Tentano di ingannare Giricoccola dandole l’argento ed in seguito l’oro ma la luna continuava a dire che la più bella era Giricoccola. Quindi la rinchiusero in un granaio, iniziazione, prigionia, forma di viaggio nel mondo di la, esperienza paurosa. Sta li a piangere finché la luna la prende e la porta con se. E quando vede le sorelle dice che quella che è a casa sua è la più bella.
 Chiamarono l’astrologa, quindi astrologia, che trovasse la sorella, che dice che era in casa della luna e non era mai stata tanto bene. Quindi le chiedono come ucciderla, per l’umiliazione, (si passa dal momento della prima formazione dell’io che però diventa totalizzante per cui il bimbo si vede al centro di ogni attenzione), c’è quindi un senso di onnipotenza che durante l’iniziazione ha un suo scopo, attraverso la formazione dell’io questo senso deve calibrarsi, ridimensionamento dell’ego, per ricalibrare l’ego nella sua misura corretta.
L’astrologa si veste da zingara e va sotto casa della luna ma qui casca l’asino, con un altro modo di avidità. L’astrologa dice:guarda questi belli spilloni te li vendo per poco e lei la fa entrare in casa. Gliene mette uno nei capelli e lei diventò una statua, imprigionata nella pietra, ritorna nel mondo naturale, la pietra, anche perché si è lasciata sedurre in modo imprudente. La luna la trova statua e per compassione toglie l’incantesimo. Le sorelle la volevano morta, quindi l’astrologa si ripresenta con una cassetta di pettini e Giricoccola non resistette e ridiventò statua. La luna la ritrasforma, ma infrange un’altra volta la promessa per una camicia e torna statua. La luna la vendette a uno spazzacamino, (camino asse che congiunge l’alto con il basso ed è buio e nero sporco di fuliggine, tutto ciò che è nero ha a che fare con il mondo di sotto). Il camino è cultura ma è un mondo liminare, è il limite tra l’alto e il basso. Anche a Cristo tocca il viaggio nell’al di la.
A questo punto lo spazzacamino gira la città con la bella statua finché non ne rimase innamorato il principe Isodoro.  Le sue sorelle volevano farsi una camicia uguale a quella della statua e gliela sfilarono così lei rivive. Il figlio del re  la sposa e le sorelle muoiono di rabbia. La pietra è l’elemento naturale, la camicia è elemento culturale quindi viene rivestita con un ombra di cultura. L’innamoramento, attraverso l’amore c’è la trasformazione finale. Ha amore nei confronti di una cosa inanimata, un amore sublime non erotico, impotente di fronte alla pietra e alla morte. Attraverso l’amore cresci e diventi adulto, è liberatorio. Passaggio di stato dall’infanzia al mondo adulto.
Nella cultura contadina  non solo l’iniziazione è collegata al mondo di la, perché a questo mondo dei morti si vuole attingere non solo per vincere la paura ma per attingerne la forza,  la forza di rinascita, si rinasce andando nel mondo di la in modo immaginario. Si va nel mondo di la per attingerne le forze.
 Ovunque l’ambito iniziatico è collegata a questo viaggi. I riferimenti ai morti, ai teschi e alle ossa sono molto abbondanti, il contatto con l’al di la esiste nell’iniziazione. È il momento di passaggio tra l’infanzia e l’età adulta. Momento saliente è la maturità sessuale, negli ambienti più caldi avviene molto prima, iniziazione precoce. Sempre c’è il rapporto con la morte.

Tratto da ANTROPOLOGIA CULTURALE di Selma Aslaoui
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