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Le radici storiche dei racconti di fate di Propp

RADICI STORICHE DEI RACCONTI DI FATE : Propp individua storicamente nella tradizione rituale dell’iniziazione il nucleo centrale della fiaba. Dal rito dell’iniziazione si passa al mito, al racconto e poi alla fiaba che secondo Propp è una sorta di semplificazione del mito.
Negli anni 60 ci fu una discussione tra Propp e Levi – Strauss => quest’ultimo disse che non era vero che le fiabe derivano dal mito.
SIMBOLO = il racconto fiabesco, mitico e religioso si costruiscono su due modalità: (LS)
-Intreccio = un susseguirsi di eventi collegati da u inizio e una fine
-Metalinguaggio = il racconto si costruisce sul linguaggio, una serie di parole incatenate tra di loro secondo un senso e un significato che possono essere legati alla causa e all’effetto. Dietro a questo c’è un altro linguaggio  che noi percepiamo inconsciamente che è il linguaggio dei simboli che LS definisce il metalinguaggio. È un insieme di rete di simboli. La modalità narrativa si basa su delle regole precise che vengono apprese nella pratica. Questo mondo retrostante è quello più vicino alla realtà del messaggio che si vuole trasmettere.
Ogni immagine ha uno stretto rapporto con la narrazione quindi le regole di interpretazione della narrazione possono essere applicate anche all’interpretazione dell’immagine. Le incisioni di immagini venivano fatte ritualmente nel momento dell’iniziazione perché dovevano rappresentare simbolicamente le conoscenze dei valori della singola cultura. L’iniziando doveva rappresentare sulla roccia il simbolo delle cose che aveva appreso.

Tratto da ANTROPOLOGIA CULTURALE di Selma Aslaoui
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