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Proposta etica


NOI riteniamo l’acquisizione delle informazioni un dovere poiché varie sono le malattie geneticamente trasmissibili a un solo sesso dunque è giusto che i genitori ne possano prevedere  pericoli ed agire consapevolmente e responsabilmente.
La raccolta di informazioni può avere ricadute pratiche significative e alcune di queste anche eticamente inaccettabili. L’impatto della conoscenza potrà avere ricadute da contrastare, controllare o eventualmente limitare.
Si può ammettere che quanto ottenuto nella mappatura del genoma umano valorizzerà ed incoraggerà l’abitudine a considerare la gente in termini genetici piuttosto che come individui membri di una società. Esiste il rischio che le forme di discriminazione possano trovare nuove giustificazioni nel linguaggio del determinismo biologico. Esiste il rischio, prodotta da una errata interpretazione dei dati che va a rafforzare una mentalità negativa incline alla discriminazione degli esseri umani. C’è chi sostiene che l’obiettivo della ricerca nel campo sia proprio quello di catalogare tutti i geni al fine della comprensione delle varianti umane, controllarle. Per evitare questa conseguenza perversa la via non è quella di evitare la ricerca biologica ma di ispessire con una buona preparazione scientifica la capacità delle persone di comprendere la reale portata e i limiti delle nuove informazioni rese possibili dalla scienza. Tra gli inaccettabili usi che possiamo immaginare delle informazioni del genoma umano troviamo forme di sperimentazione rivolte ad una manipolazione della specie e cioè trasformazioni del dna delle cellule germinali attraverso forme di ingegneria genetica. Fattostà che queste conseguenze non sono necessarie, non possiamo vedere in questa ricchezza solo una fonte di mali, questi modi di guardare a senso unico alle ricerche volte alla raccolta di informazioni genetiche o sono frutto di confusione logica (ovvero incapacità a distinguere tra ciò che è e ciò che deve essere) oppure sono tentativi di manipolare la discussione introducendo implicitamente valori ben precisi nella ricostruzione della questione (rifiuto della scienza) senza dichiararli.
In contrapposizione a questa linea interpretativa che vede nella ricerca genetica un colpo mortale per la moralità va invece ricordata quell’altra linea interpretativa che sottolinea come molte delle implicazioni della ricerca genetica rafforzino le tesi di fondo dell’evoluzionismo darwiniano, ovvero la somiglianza tra umani e altre specie, la loro vicinanza genetica partendo dal confronto del dna. Le ricerche interpretate in questa chiave sono ben lungi dal restringere l’area della sensibilità etica ma ci allargano fino a riconoscere tratti di somiglianza tra noi e altri viventi, farcene carico e badando alle conseguenze che le nostre azioni possono avere anche su di loro.

Tratto da BIOETICA. LE SCELTE MORALI di Marianna Tesoriero
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