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Colloquio con giovani coppie in attesa del primogenito


La maternità è lo sviluppo psicologico ed emotivo della gravidanza e recentemente si è scoperta l’importanza dell’uomo in quanto genitore fin dalle prime fasi dell’evento. L’attesa di un bambino rappresenta un momento di ristrutturazione e di verifica del rapporto poiché si ricevere un nuovo membro e questo comporta sicuramente una diversa percezione della relazione. È un momento di transizione, di crisi maturativa e alcune delle tensioni intrapsichiche coinvolte sono:
il rapporto con il proprio sé e il proprio corpo; il rapporto con i propri genitori e la relazione di coppia.
Con la gravidanza la madre deve assolvere a due fondamentali “compiti adattivi”:
1)Creare dentro di sé uno spazio psicologico per il bambino nell’accettare e accogliere il feto. La gestante può presentare un’ambivalenza affettiva nei suoi confronti come nelle manifestazioni orali caratteristiche dei primi mesi di gravidanza con nausee, bruciori di stomaco ecc..
2)Riuscire a concepire il bambino come una entità a sé stante e quindi elaborare la futura separazione da lui e questa fase può presentarsi con la percezione dei movimenti fetali.
Alla maternità sono però collegate problematiche connesse con l’identità, ovvero nella gravidanza possono riemergere antichi conflitti e contrasti sentimentali legati alle figure del complesso preedipico, infatti la gravidanza può rappresentare la possibilità di eguagliare la capacità creatrice della propria madre. L’identificazione con il genitore dello stesso sesso è alla base della capacità di accettare i ruoli adulti, tra cui la maternità.

La figura paterna
Per l’uomo invece la gravidanza è un momento di cambiamento, una tappa del processo evolutivo e di maturazione, in cui si verifica un rimodellamento della propria identità. Tale processo è molto più lungo nell’uomo e nel momento in cui vede il figlio attraverso l’ecografia o quando comincia a sentirlo muovere la sua presenza diviene più tangibile anche per lui.

Il colloquio
Nel colloquio è interessante ascoltare direttamente i soggetti e permettergli di organizzare il discorso il più liberamente possibile. Tale strumento permette di cogliere anche la componente non verbale della comunicazione come tono, balbettii, piccoli silenzi; si tratta  Comunque di un colloqui clinico di ricerca articolato attraverso determinate aree d’indagine:
notizie personali, rapporto con il proprio lavoro, interessi culturali e sociali, andamento della gravidanza, vissuto dell’esame ecografico e movimenti fetali, il bambino immaginato, percezione delle modificazioni del corpo, rapporto di coppia e con la famiglia di origine, immagine di sé come genitore e corsi di preparazione al parto.
Nella traccia del colloquio vanno approfonditi aspetti come:
-Vissuti personali: di ogni membro della coppia in relazione alla gravidanza sia come momento di crisi della propria identità che come cambiamento nel rapporto di coppia;
-Gravidanza: reazione alla scoperta ed eventuali disturbi fisici;  -Ecografia: le emozioni provate;
-I vissuti relativi al feto: movimenti fetali e conferma della sua salute, possibili sentimenti di invidia nell’uomo;
-Il bambino: l’immagine fantasmatica del bimbo e desideri rispetto all’aspetto fisico e di personalità;
-I rapporti con i propri genitori: eventuali modificazioni nella loro relazione, ricordi dell’infanzia.
Nella fase finale sono previsti commenti relativi ai corsi di preparazione al parto senza trascurare la restituzione, ovvero sottolineare da parte dell’investigatore l’importanza della collaborazione.
Nell’analisi del colloquio focalizzare l’attenzione su temi come:
1- Immagine fantasmatica che i genitori hanno del loro bambino (come viene immaginato, desiderato): Aspetti fisici del bambino, Aspetti psicologici (tratti di personalità), Ruolo del genitore (tipo di rapporto che desidererebbe avere con il proprio figlio) e i timori;
2- La rappresentazione di sé, dei relativi genitori in entrambi i membri della coppia: attività con il bambino.

Tratto da IL COLLOQUIO COME STRUMENTO PSICOLOGICO di Carla Callioni
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