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La deprivazione infantile da istituzionalizzazione studiata da vari autori


Lo sviluppo è nell’interazione e nella comunicazione con l’altro. Nel dopo guerra gli orfanotrofi erano diffusi e sono ancora una realtà drammatica diffusa, sono istituzioni che creano danno.
DEPRIVAZIONE DA ISTITUZIONALIZZAZIONE
SPITZ = 1945 dice che i bambini provano grave depressione nei brefotrofi per la separazione dalla madre
BOWLBY = 1951, fece studi sui bambini che hanno perso genitori, dice che la separazione è un evento drammatico di per sé senza considerare l’ambiente che accoglie il bambino.
RUTTER =1972, psichiatria infantile,critica e considera superato il termine e analizza le diverse condizioni alle quali i bambini possono mostrare sofferenza e ritardi. Non c’è mai un'unica causa che può essere responsabile delle carenze della deprivazione, la separazione dalla madre è solo una delle cause. Egli dice che è superato il termine material deprivation.  Dice che bisogna distinguere tra quelli che hanno avuto qualcosa e poi l’hanno persa (deprivazione) e quelli che nn l’hanno mai avuta (privazione).
Nel 2000 RUTTER parla di deprivazione da istituzionalizzazione, porta attenzione sugli ambienti in quanto i bamb non possono crescere senza relazioni  e comunicazione.
SPITZ E BOWLBY parlano di deprivazione nel senso di carenza di una figura di riferimento, la madre. La sostanza è il ritardo evolutivo con carenze in tutti i settori anche a livelli fisico : ci può essere nanismo anche se la nutrizione è corretta. Loro danno prevalenza nella perdita della madre perché sono psicanalisti.
Anni 70/80 vennero fondati i primi asili nido, nel 71 prima legge nazionale sugli asili che partono come servizi rivolti alle madri. Questi sono gli anni della de istituzionalizzazione con la chiusura degli orfanotrofi per uno sviluppo adeguato dei bambini.
Anni 90 si è diffusa la teoria dell’attaccamento e non si parlava più di deprivazione.
DEPRIVAZIONE = il termine è stato utilizzato nella letteratura psicopatologica per indicare un quadro complesso di ritardo evolutivo con disturbi cognitivi, affettivi e di condotta. Spitz la definisce deprivazione da carenze di cure materne.
Anche i nidi possono essere ambienti deprivanti. È un quadro di carenze delle cure che comporta ritardi. I quadri della deprivazione sono la situazione effettiva del fatto che se un bamb non è in un ambiente relazionale e comunicativo non si sviluppa.
Diverse interpretazioni:
-Deprivazione come carenza di cure materne, la causa è la separazione dalla madre = Spiz e Bowlby.
-Deprivazione come carenza degli ambienti, da istituzionalizzazione = Rutter e Tizard.
Delle ricerche hanno dimostrato che quanto migliore è stata la relazione con la madre nei primi mesi tanto maggiore è la protesta di separazione dalla madre. Il bambino che alla nascita viene lasciato all’orfanotrofio non protesterà mai.
Bowlby e Spiz recepiscono la depressione nei bamb deprivati e danno importanza alla perdita della madre come organizzatore della crescita del bambino.
Rutter dice che non c’è un'unica ragione e causa che può essere responsabile del ritardo evoluivo del bamb ma ci deve essere un ambiente ricco : ottica multifattoriale in quanto le cause sono sempre molteplici per giustificare una psicopatologia.  Gli ambienti non sono adatti come sostanza comunicativa e relazionale.
-Divenire partner sociali competenti = deprivazione come mancata partecipazione alla costruzione di piccoli mondi di quotidianità. La condivisione di gesti e di significati quotidiani consente di divenire membro partecipe del proprio gruppo sociale. Questa prospettiva considera il neonato competente e attivo nel suo processo di sviluppo, nel processo di costruzione di impalcature di stabilità in iniziali microcosmi di quotidiano.
Studio dei ROBINSON  sull’ospedalizzazione da cui B. prese spunto : i bambino hanno 3 fasi che caratterizzano la separazione:
-Protesta = con pianto
-Disperazione = fase depressiva, non mangiano e no vogliono essere presi in braccio
-Distacco
Dalla fase di protesta e di disperazione i bambini sembrano riorganizzarsi ma non viene superata la fase di distacco. Es : al nido quando arriva la madre a prendere il figlio il bamb continua a giocare con indifferenza.
Le ricerche dimostrano che incrementando le possibilità di stimolazioni ambientali le carenze non si presentano : intensa attività di lettura negli orfanotrofi e portare i bamb fuori facendoli conoscere la vita all’esterno per ridurre il ritardo evolutivo.

Tratto da PSICOLOGIA SOCIALE di Selma Aslaoui
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